AUTORE:
Domenico Piccininno
ANNO ACCADEMICO: 2014
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Bari
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il percorso del regime speciale è stato molto travagliato, a causa di una serie di interventi da parte del legislatore che, il più delle volte, si è dovuto adattare alle direttive indicate dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte EDU. L’articolo 41 bis dell’ord. pen., come tutte quelle norme introdotte in momenti di emergenza, soprattutto nella sua originaria formulazione, ha presentato e presenta infatti molti aspetti di incostituzionalità e di violazione della CEDU. Nel corso del tempo si è assistito così ad una lenta trasformazione del regime di rigore da parte del legislatore. Il 41 bis dell’ordinamento penitenziario, come una salamandra, ha mutato pelle nel tempo adeguandosi alle necessarie e imprescindibili garanzie dello Stato di diritto, senza far venir meno la sua funzione interdittiva dei collegamenti con l’ambiente esterno, da sempre presente e il fine ultimo di spingere il detenuto a collaborare con la giustizia. Per comprendere, al meglio, la natura dell’istituto si è partiti quindi dalla storia della disciplina de qua fino ad arrivare ad esaminare la giurisprudenza del giudice delle leggi e della Corte EDU per formulare delle prospettive di modifica della norma esaminata.