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Crisi d'impresa e sovraindebitamento -

L'innovativo istituto della esdebitazione

AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli studi Guglielmo Marconi - Roma
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente elaborato si propone di evidenziare alcune delle questioni applicative, emerse sia in dottrina che in giurisprudenza, relativamente all'istituto della esdebitazione, introdotto nel nostro ordinamento con la riforma della legge fallimentare del 2006.
Tale istituto consiste nella liberazione del debitore fallito dai debiti residui nei riguardi dei creditori concorsuali, affinché questi ultimi non possano intraprendere nuove azioni verso il debitore stesso per il soddisfacimento di quella parte del credito rimasta insoluta.
La tesi si articola in quattro capitoli.
Il primo capitolo tratta delle origini storiche dell'esdebitazione fino a prendere in considerazione le caratteristiche principali dell’antecedente storico della esdebitazione, ossia l’istituto della riabilitazione civile, il quale verrà abrogato mediante d. lgs. n. 3 del 9 gennaio 2006. Quest’ultimo era costituito da un sistema nel quale primeggiava la finalità meramente punitiva e sanzionatoria del fallimento e, proprio per tale ragione, verrà ritenuto contrario ai principi predisposti dalla CEDU. L’idea della liberazione del debitore dai debiti residui nasce negli ordinamenti di common law ed è proprio dall’istituto anglosassone della discharge che il nostro legislatore ha attinto per organizzare gli aspetti basilari dell'esdebitazione, pertanto sarà data attenzione anche alle vicende evolutive degli ordinamenti inglese e statunitense.
Il secondo capitolo pone in essere una serie di profili comparatistici con altri Stati, come Stati Uniti e Francia.
Il terzo capitolo descrive il procedimento dell'esdebitazione. In seguito ad un inquadramento generale dell’istituto verranno analizzati, oltre all'ambito soggettivo di applicazione, anche le condizioni stabilite dal legislatore come presupposti essenziali al fine di ottenere il beneficio. In particolare, l’attenzione andrà a soffermarsi sul requisito che impone al debitore di aver soddisfatto, anche se solo in via parziale, i creditori concorsuali.
Il quarto e ultimo capitolo, infine, inerisce l’adozione del provvedimento di esdebitazione, quindi la decisione e gli effetti dello stesso nei confronti dei creditori; il reclamo e l’impugnazione del decreto di esdebitazione. Il nuovo istituto è decisamente in linea con lo sviluppo di un sistema economico nel quale la sensibilità nei riguardi delle componenti positive dell’impresa è sempre più spiccata. Il fine principale da perseguire diventa quello di recuperare, nei limiti del possibile, l’attività economica, al fine di poter risanare l’impresa: tuttavia, si vogliono anche scongiurare abusi, i quali condurrebbero senza dubbio ad un inasprimento del sistema creditizio, mediante la preparazione di requisiti per poter ottenere il beneficio.

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