AUTORE:
Alessandro Pannozzo
ANNO ACCADEMICO: 2019
TIPOLOGIA: Laurea liv. I
ATENEO: Universitą degli Studi Roma Tre
FACOLTÀ: Scienze Politiche
ABSTRACT
Per poter definire con precisione l’oggetto di questo lavoro si rende necessario dire qualcosa a proposito del processo di razionalizzazione dell’esecuzione penale. Razionalizzare significa qualificare una serie di comportamenti rivolti verso specifici obbiettivi ed inquadrarli in procedure sistematiche e in un apparato organizzativo. Ciò è stato fatto anche per l’esecuzione penale, così come per molti altri settori, con l’avvento della modernità. L’esito di un sempre più incisivo processo di razionalizzazione dell’esecuzione penale ha dato vita nel tempo all’Amministrazione penitenziaria, al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e ad un’altra serie di organismi aventi ad oggetto servizi connessi alla procedura penale.
La presente esposizione si può dire che abbia ad oggetto l’analisi di una sola parte dell’esito del processo di razionalizzazione dell’esecuzione penale, ovvero del governo delle carceri. Nel momento in cui si è arrivati a definire come oggetto di studio l’Amministrazione penitenziaria, si è imposta una scelta: capire se ampliare lo studio, oltre che ad un’analisi delle funzioni e dell’organizzazione penitenziaria in termini statici, anche ad un esame delle reazioni dello stesso apparato agli stimoli imprevisti e, dunque, passare da uno studio mono- disciplinare in Diritto amministrativo ad uno interdisciplinare a cavallo tra quest’ultimo e l’Analisi delle organizzazioni (per la parte attinente allo studio del medesimo oggetto, ma in termini dinamici). Per motivi legati, oltre che all’estrema complessità di un lavoro di tal genere, al limitato tempo a disposizione, la scelta è caduta sulla prima opzione.
In definitiva, il lavoro qui presentato vorrebbe rappresentare una sorta di planimetria delle funzioni e dell’organizzazione dell’Amministrazione penitenziaria nella sua dimensione statica.
Definito l'oggetto, l'obbiettivo principale dello studio è quello di disegnare un quadro dettagliato delle funzioni e dell’organizzazione del governo delle carceri, ovvero di raccogliere in un unico luogo ideale l’ordinamento dell’Amministrazione penitenziaria. Un obbiettivo rilevante, complesso, forse ambizioso, che si è scelto di realizzare attraverso l’attenta definizione di alcuni quesiti a cui dare una risposta, con la convinzione che le risposte fornite, incastrandosi tra loro come i pezzi di un puzzle, possano restituire un quadro rispondente al macro-obbiettivo prima descritto. Tali quesiti sono cinque:
La presente esposizione si può dire che abbia ad oggetto l’analisi di una sola parte dell’esito del processo di razionalizzazione dell’esecuzione penale, ovvero del governo delle carceri. Nel momento in cui si è arrivati a definire come oggetto di studio l’Amministrazione penitenziaria, si è imposta una scelta: capire se ampliare lo studio, oltre che ad un’analisi delle funzioni e dell’organizzazione penitenziaria in termini statici, anche ad un esame delle reazioni dello stesso apparato agli stimoli imprevisti e, dunque, passare da uno studio mono- disciplinare in Diritto amministrativo ad uno interdisciplinare a cavallo tra quest’ultimo e l’Analisi delle organizzazioni (per la parte attinente allo studio del medesimo oggetto, ma in termini dinamici). Per motivi legati, oltre che all’estrema complessità di un lavoro di tal genere, al limitato tempo a disposizione, la scelta è caduta sulla prima opzione.
In definitiva, il lavoro qui presentato vorrebbe rappresentare una sorta di planimetria delle funzioni e dell’organizzazione dell’Amministrazione penitenziaria nella sua dimensione statica.
Definito l'oggetto, l'obbiettivo principale dello studio è quello di disegnare un quadro dettagliato delle funzioni e dell’organizzazione del governo delle carceri, ovvero di raccogliere in un unico luogo ideale l’ordinamento dell’Amministrazione penitenziaria. Un obbiettivo rilevante, complesso, forse ambizioso, che si è scelto di realizzare attraverso l’attenta definizione di alcuni quesiti a cui dare una risposta, con la convinzione che le risposte fornite, incastrandosi tra loro come i pezzi di un puzzle, possano restituire un quadro rispondente al macro-obbiettivo prima descritto. Tali quesiti sono cinque:
- In quale contesto storico, politico e sociale si è sviluppata l’Amministrazione penitenziaria?
- In quale contesto giuridico è incardinata?
- Quali sono le sue funzioni ed in che modo è organizzata?
- Quali sono le risorse umane che le conferiscono la professionalità di cui necessità per il proprio corretto funzionamento?
- Come si relaziona tale amministrazione con il contesto penale/penitenziario internazionale?