AUTORE:
Valentina Perfetto
ANNO ACCADEMICO: 2020
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Ferrara
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Alla base della ricerca che ha portato alla stesura di questo elaborato, vi è l’interesse ad analizzare le vicissitudini storiche e normative che hanno condotto allo sviluppo e all’introduzione della coercizione indiretta in Italia, dando rilievo alle varie esperienze europee precorritrici, in particolare quella francese.
A partire dalla seconda metà del novecento, il grave vuoto normativo, dato dall’assenza di un adeguato sistema di esecuzione indiretta, capace di assicurare l’adempimento di obbligazioni od obblighi infungibili non attuabili mediante la surrogatoria da parte di un terzo, ha spinto ad avviare una serie di tentativi volti ad elaborare una figura generale, che potesse incentivare il debitore all’adempimento spontaneo. Questi culmineranno nella decisione di prendere a modello l’astreinte d’oltralpe anche all'interno del nostro ordinamento, quale unica soluzione al problema.
L’ultimo capitolo di questo scritto è dedicato alla tematica dei diritti della personalità e alle recenti applicazioni giurisprudenziali dell’istituto delle astreinte alle violazioni perpetrate in materia.
Nella conclusione vengono riportate le prime pronunce giurisprudenziali in tema, a partire da quella risalente al 2015 riguardante un caso di reiterata e continuativa pubblicazione di post ingiuriosi e diffamatori sulla piattaforma "Facebook", per poi giungere ai più recenti del 2017, aventi ad oggetto la diffusione di dati personali di minori in alcuni noti social network, nella piena violazione dei diritti all’immagine e alla riservatezza.
A partire dalla seconda metà del novecento, il grave vuoto normativo, dato dall’assenza di un adeguato sistema di esecuzione indiretta, capace di assicurare l’adempimento di obbligazioni od obblighi infungibili non attuabili mediante la surrogatoria da parte di un terzo, ha spinto ad avviare una serie di tentativi volti ad elaborare una figura generale, che potesse incentivare il debitore all’adempimento spontaneo. Questi culmineranno nella decisione di prendere a modello l’astreinte d’oltralpe anche all'interno del nostro ordinamento, quale unica soluzione al problema.
L’ultimo capitolo di questo scritto è dedicato alla tematica dei diritti della personalità e alle recenti applicazioni giurisprudenziali dell’istituto delle astreinte alle violazioni perpetrate in materia.
Nella conclusione vengono riportate le prime pronunce giurisprudenziali in tema, a partire da quella risalente al 2015 riguardante un caso di reiterata e continuativa pubblicazione di post ingiuriosi e diffamatori sulla piattaforma "Facebook", per poi giungere ai più recenti del 2017, aventi ad oggetto la diffusione di dati personali di minori in alcuni noti social network, nella piena violazione dei diritti all’immagine e alla riservatezza.