Questo il primo obiettivo dell’Europarlamento. Ad oggi, infatti, se la patente di guida viene sospesa o ritirata in uno dei Paesi Ue diverso da quello che l’ha rilasciata, la sanzione è applicabile solo nello Stato in cui è stata commessa l’infrazione stradale.
Con le nuove regole, viceversa, ritirata o sospesa la patente, non si potrà guidare in tutta l’Unione europea; anzi, tale informazione, andrà trasmessa anche allo Stato che ha rilasciato la patente di guida.
Ridurre gli incidenti stradali, questo l’ulteriore proposito dei parlamentari europei.
E così, si amplia il catalogo delle infrazioni considerate gravi e, quindi, passibili di ritiro o sospensione della patente.
In particolare, scatta la sospensione della patente o il ritiro della stessa al superamento di 30 Km/h del limite imposto nei centri urbani, anziché - come attualmente - di 50 Km/h.
Altra infrazione che verrà considerata particolarmente grave è la guida senza patente, che verrà di fatto equiparata alla guida in stato di ebbrezza o all’aver causato un incidente mortale.
Tra gli interventi dell'Europarlamento anche l’idea di fissare un termine massimo di 10 giorni lavorativi ai Paesi membri per informarsi reciprocamente delle decisioni sul ritiro di una patente e di 15 per decidere se debba essere applicato in tutta l’Ue.
Il conducente, a sua volta, andrà informato della decisione entro 7 giorni lavorativi.
Le nuove regole sono già state positivamente votate dal Parlamento europeo e si appresta a concludere il proprio iter d’approvazione.
L’ambizioso risultato cui la Commissione europea aspira, con l’adozione di questo pacchetto sulla sicurezza stradale, è quello di ridurre a zero le vittime di incidenti stradali entro il 2050.