Sulle pensioni e sulle prestazioni di accompagnamento a pensione assoggettate alla tassazione ordinaria ai fini IRPEF - si legge nel comunicato - troveranno applicazione le nuove aliquote a partire dal pagamento dei ratei relativi alla mensilità di marzo 2024, sui quali saranno conguagliate anche le differenze relative alle mensilità di gennaio 2024 e febbraio 2024.
Al fine di dare evidenza dell'applicazione del nuovo sistema di scaglioni e delle aliquote IRPEF per l'anno 2024, l'Istituto previdenziale avrà cura di evidenziare, sul cedolino di marzo 2024, la seguente annotazione: “Da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del d.lgs. 216/2023".
Ma cerchiamo di capire insieme cosa cambia nella sostanza per i pensionati.
Fra le novità rilevanti, la riforma fiscale introdotta dal d. lgs. 216/2023, esclusivamente per l'anno in corso, ha previsto:
- la riduzione delle detrazioni per oneri per chi ha reddito superiore a 50.000 euro: in relazione agli oneri la cui detraibilità è fissata al 19%, l'importo della detrazione dall'imposta lorda è ridotto di un importo pari a 260 euro;
- le nuove aliquote IRPEF: viene soppresso lo scaglione dei redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro (che aveva aliquota al 25%), ora accorpato in un unico scaglione che include tutti i redditi compresi tra 0 e 28mila euro - fatta salva la no tax area fino a 8.500 euro.
In linea con gli attuali tre scaglioni di reddito e con le corrispondenti aliquote progressive di tassazione del reddito delle persone fisiche, ad oggi il versamento sarà del:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.
Con il nuovo regime, pertanto, l'aliquota IRPEF del 23% è applicata fino allo scaglione di reddito pari a 28.000 euro, in luogo dei 15.000 euro prima previsti; è stata inoltre abolita l'aliquota del 25%.
Questo comporta che i redditi da pensione potranno contare su un piccolo risparmio di circa il 2%, rispetto all'anno scorso così quantificato:
- Pensioni fino a 15.000 euro: circa 60 euro lordi l'anno.
- Pensioni da 15.000 a 20.000 euro: circa 100 euro.
- Pensioni superiori a 28.000 euro: 260 euro l'anno.
L'adeguamento delle pensioni ha effetto anche sugli assegni straordinari del credito ordinario e cooperativo il cui importo, come noto, è costituito dalla differenza tra l'importo lordo e le ritenute IRPEF determinate secondo le norme comuni e senza l'applicazione delle detrazioni e/o deduzioni di imposta.
Si ricorda, infine, che la modifica degli scaglioni Irpef per l'anno 2024 si aggiunge alla rivalutazione provvisoria delle pensioni prevista, per l'anno corrente, al 5,4% come calcolata sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall'Istat il 7 novembre 2023.