Allora può capitare che, per un qualsiasi motivo, non si riesca a far fronte a tutti i pagamenti dovuti nei termini previsti dalla legge.
Pertanto, è opportuno analizzare gli strumenti a cui è possibile far ricorso in caso di difficoltà nei pagamenti delle imposte e delle tasse, con particolare riferimento a TARI, IMU e bollo auto.
TARI
La tassa sui rifiuti o (TARI) rappresenta il tributo con cui i cittadini finanziano i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Normalmente questa tassa, che è di competenza dei Comuni, viene già rateizzata dall’Ente (prevedendo, generalmente, 3 versamenti nell’arco dell’anno), ma è fatta salva la possibilità di richiedere un’ulteriore rateizzazione:
- dagli gli utenti beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per i settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico;
- dagli gli utenti che si trovino in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dall’Ente territorialmente competente;
- qualora l’importo addebitato superi del 30% il valore medio riferito ai soli documenti di riscossione emessi negli ultimi 2 anni.
- nucleo familiare con ISEE non superiore a 8.265,00 euro;
- famiglie numerose con ISEE non superiore a 20.000,00 euro;
- beneficiari del reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza.
Da ultimo è opportuno ricordare che qualora (per qualsiasi motivo) il cittadino abbia omesso il pagamento della TARI, il relativo credito si prescrive in 5 anni, a decorrere dall’anno successivo a quello di imposta.
IMU
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un tributo di natura patrimoniale, gestito dal Comune, il cui presupposto è la proprietà o il possesso di un bene immobile.
Normalmente l’IMU è suddivisa in due rate: acconto (da corrispondere entro il 16 giugno di ciascun anno) e saldo (da corrispondere entro il 16 dicembre di ciascun anno).
Tuttavia, si ammette la possibilità di (ulteriore) rateizzazione dei debiti IMU.
In particolare, il Comune, su richiesta del contribuente, può concedere un’ulteriore ripartizione del pagamento fino a un massimo di 72 rate mensili.
Inoltre, qualora si tratti di debiti IMU superiori ad euro 6.000,01, il periodo di rateizzazione non può essere inferiore a 36 rate mensili.
È necessario tener presente che, qualora si chieda la rateizzazione dell’IMU, il contribuente dovrà comunque fornire all’ente impositore elementi atti a provare la situazione di temporanea difficoltà economica in cui versa.
Queste sono, brevemente, le linee guida a livello nazionale, ma sarà sempre opportuno verificare le specifiche direttive e regolamenti dettati dal Comune di riferimento.
Da ultimo si segnala che anche l’IMU (come la TARI) si prescrive nel termine di 5 anni.
BOLLO AUTO
Il bollo auto è la tassa di proprietà sull’autoveicolo ed è gestita dalla Regione (fatta eccezione per Friuli Venezia Giulia e Sardegna, in cui viene gestito da Agenzia delle Entrate).
Normalmente la rateizzazione del bollo auto non è possibile: la tassa automobilistica dev’essere pagata in un’unica soluzione.
Tuttavia, negli ultimi anni si sta aprendo alla possibilità per gli automobilisti di effettuare il pagamento del bollo auto in 3 rate; questo a condizione che:
- l’automobilista sia intestatario di un conto Paypal
- tale conto Paypal venga impostato come metodo di pagamento (ad es. sull’app IO o sul servizio ACI BolloNet);
- al momento del pagamento, l’automobilista attivi l’opzione “Paga in 3 rate”.
Così facendo, il bollo auto potrà essere pagato – appunto – mediante 3 rate (senza interessi).
L’opzione della rateizzazione è possibile, al momento, solo per le persone fisiche ed è comunque soggetta ad approvazione da parte dell’Ente impositore.
Infine, anche in questo caso è opportuno ricordare il termine di prescrizione per la riscossione delle somme da parte dell’Ente impositore, che è di 3 anni decorrenti dal 1° gennaio successivo a quello in cui la tassa avrebbe dovuto essere versata.