In realtà, la Provincia Autonoma aveva già a disposizione la legge provinciale n. 9 dell'11 luglio 2018 inerente la tutela e la disciplina del paesaggio. Secondo la norma, si può autorizzare il prelievo, la cattura o l'uccisione di orsi e lupi, a condizione che non esista un'altra soluzione valida e che il prelievo non pregiudichi il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente della popolazione della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale.
Nello specifico, i lupi che uccidono più di una volta capi di bestiame che non possono essere ragionevolmente protetti, o che uccidono o feriscono almeno cinque animali in un unico evento, possono essere indicati per l'abbattimento.
Le associazioni animaliste quali la Lav, Lega Anti Vivisezione e l’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, hanno preannunciato azioni legali e proclamato cortei di protesta in tutto il Trentino.
Normativa sul lupo in Italia e in Europa
La Convenzione di Berna del 1979 e la Direttiva Habitat dell'UE del 1992 sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, classificano il lupo come una specie protetta e lo tutelano, vietandone la caccia e l’uccisione. Sul piano nazionale, la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 (“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”), inserisce il lupo tra le specie particolarmente protette.
Solo in casi eccezionali, la normativa vigente permette di derogare allo stato di protezione di questi animali. La soppressione, valutata attentamente caso per caso, avviene solo in caso di animali considerati “problematici” e solo a condizione che venga preservato uno “stato di conservazione soddisfacente" della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale”. È sempre l'ISPRA che si occupa di questo aspetto. Questo ente pubblico ha realizzato il primo sistema nazionale di monitoraggio della specie, eseguito tra 2020 e 2021, che ha stimato la presenza di 2945-3608 lupi sul territorio nazionale. Un numero ritenuto in linea con il rispetto degli standard europei.
Nonostante le normative vigenti a tutela della specie, permane la sensazione che si stia esercitando sulla natura, giorno per giorno, una forma di controllo, per piegarla ai nostri bisogni economici o personali. Sta sempre a noi adottare comportamenti che favoriscano una coesistenza pacifica tra l’uomo e la natura. Pertanto, per evitare di arrivare a questi casi estremi, in caso di presenza di lupi in alcuni territori, si suggeriscono regole dettate dal buonsenso quali: non lasciare carcasse di bestiame a disposizione dei predatori, dare il cibo ai propri animali domestici ma rimuovere gli avanzi da giardini e cortili, custodire i cani nelle ore notturne e non lasciarli vagare mai da soli, custodire il bestiame al pascolo.