La legge n. 104 del 1992 riconosce una serie di benefici per le persone con disabilità. Il comma 1 dell’art. 3 della legge 104 precisa chi ne ha diritto: sono coloro che hanno una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabile o progressiva (destinata ad aggravarsi con il tempo). Tale minorazione deve essere causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione sul posto di lavoro e deve determinare emarginazione o svantaggio sociale.
Peraltro, a norma del comma 3 dell’art. 3 della Legge 104, la situazione ha carattere di gravità quando, in relazione all’età del soggetto, la minorazione ha ridotto l’autonomia personale e ha reso necessaria un’assistenza generale, permanente e continuativa.
Però, quando è un genitore a presentare una tale minorazione, allora per un figlio si pone il problema di capire come funziona la Legge 104 per un genitore disabile. Infatti, devi sapere che, per un genitore disabile da assistere, ai figli spetta una serie di agevolazioni. Vediamo insieme cosa prevede la normativa.
Prima, però, occorre capire come richiedere la Legge 104 per un genitore.
Il primo passo è procurarsi una certificazione medica che attesta la condizione clinica del genitore che vuoi assistere. Si tratta di un’apposita documentazione che viene rilasciata dal medico di base o da altro medico specialista.
Una volta ottenuto il certificato, potrai richiedere la Legge 104, presentando una domanda online sul sito dell’INPS. La domanda dovrà essere inoltrata con alcuni documenti allegati tra cui la certificazione medica e, preferibilmente, anche un’autocertificazione che attesta la tua situazione economica e l’impossibilità di sostenere le spese di assistenza.
Dopo aver presentato la domanda, dovrai attendere la convocazione per la visita del medico legale presso la Commissione medica dell’ASL. Normalmente, la convocazione viene fatta entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta, ma in ipotesi particolari può anche avvenire entro quindici giorni (ad esempio, nel caso di patologie oncologiche).
A seguito della visita medica sarà redatto un verbale INPS con l’esito del controllo sanitario.
Se l’esito è positivo (cioè, viene accertata la disabilità), dalla data del verbale inizia a decorrere l’ufficiale riconoscimento dell’handicap e, quindi, l’attribuzione delle agevolazioni previste dalla Legge 104.
Quindi, quali sono i benefici previste per i figli di genitore disabili ai sensi della Legge 104? In realtà, la normativa stabilisce una serie di agevolazioni.
Innanzitutto, la legge prevede benefici che permettono al figlio di assentarsi dal lavoro per assistere il genitore con disabilità grave ai sensi del comma 3 dell’art. 3 della Legge 104: sono i permessi Legge 104 e il congedo straordinario.
A norma dell’art. 33 della legge 104, il lavoratore può usufruire dei permessi Legge 104 per prendersi cura di un genitore con disabilità grave: sono permessi retribuiti che consistono in riposi di due ore o di un’ora al giorno (a seconda se l’orario di lavoro sia o no di almeno di sei ore giornaliere), oppure in riposi di tre giorni al mese, continuativi o anche divisi.
Ancora, è possibile avvalersi del congedo straordinario. Il lavoratore dipendente può godere di un periodo di assenza dal lavoro retribuita per prestare assistenza al genitore disabile grave. Durante la vita lavorativa, si possono richiedere fino a due anni di congedo straordinario, ma il beneficio è frazionabile anche a giorni.
Inoltre, per il figlio lavoratore che assiste un genitore disabile grave, sono previste anche delle misure di sostegno economico. Si fa riferimento all’assegno di cura. Si tratta di un beneficio che tiene conto dell’ISEE del nucleo familiare e, tra l’altro, il suo importo cambia da Regione a Regione.
Infine, devi anche sapere che sono stabilite varie agevolazioni fiscali per i soggetti con disabilità riconosciuta a norma della Legge 104 e per i familiari che li assistono (ad esempio, la detrazione IRPEF al 19% per le spese sanitarie, oppure la detrazione IRPEF pari al 19% e l’aliquota IVA agevolata al 4%, per l'acquisto di strumenti tecnici ed informatici per favorire l’autosufficienza e l’integrazione del disabile).
Peraltro, a norma del comma 3 dell’art. 3 della Legge 104, la situazione ha carattere di gravità quando, in relazione all’età del soggetto, la minorazione ha ridotto l’autonomia personale e ha reso necessaria un’assistenza generale, permanente e continuativa.
Però, quando è un genitore a presentare una tale minorazione, allora per un figlio si pone il problema di capire come funziona la Legge 104 per un genitore disabile. Infatti, devi sapere che, per un genitore disabile da assistere, ai figli spetta una serie di agevolazioni. Vediamo insieme cosa prevede la normativa.
Prima, però, occorre capire come richiedere la Legge 104 per un genitore.
Il primo passo è procurarsi una certificazione medica che attesta la condizione clinica del genitore che vuoi assistere. Si tratta di un’apposita documentazione che viene rilasciata dal medico di base o da altro medico specialista.
Una volta ottenuto il certificato, potrai richiedere la Legge 104, presentando una domanda online sul sito dell’INPS. La domanda dovrà essere inoltrata con alcuni documenti allegati tra cui la certificazione medica e, preferibilmente, anche un’autocertificazione che attesta la tua situazione economica e l’impossibilità di sostenere le spese di assistenza.
Dopo aver presentato la domanda, dovrai attendere la convocazione per la visita del medico legale presso la Commissione medica dell’ASL. Normalmente, la convocazione viene fatta entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta, ma in ipotesi particolari può anche avvenire entro quindici giorni (ad esempio, nel caso di patologie oncologiche).
A seguito della visita medica sarà redatto un verbale INPS con l’esito del controllo sanitario.
Se l’esito è positivo (cioè, viene accertata la disabilità), dalla data del verbale inizia a decorrere l’ufficiale riconoscimento dell’handicap e, quindi, l’attribuzione delle agevolazioni previste dalla Legge 104.
Quindi, quali sono i benefici previste per i figli di genitore disabili ai sensi della Legge 104? In realtà, la normativa stabilisce una serie di agevolazioni.
Innanzitutto, la legge prevede benefici che permettono al figlio di assentarsi dal lavoro per assistere il genitore con disabilità grave ai sensi del comma 3 dell’art. 3 della Legge 104: sono i permessi Legge 104 e il congedo straordinario.
A norma dell’art. 33 della legge 104, il lavoratore può usufruire dei permessi Legge 104 per prendersi cura di un genitore con disabilità grave: sono permessi retribuiti che consistono in riposi di due ore o di un’ora al giorno (a seconda se l’orario di lavoro sia o no di almeno di sei ore giornaliere), oppure in riposi di tre giorni al mese, continuativi o anche divisi.
Ancora, è possibile avvalersi del congedo straordinario. Il lavoratore dipendente può godere di un periodo di assenza dal lavoro retribuita per prestare assistenza al genitore disabile grave. Durante la vita lavorativa, si possono richiedere fino a due anni di congedo straordinario, ma il beneficio è frazionabile anche a giorni.
Inoltre, per il figlio lavoratore che assiste un genitore disabile grave, sono previste anche delle misure di sostegno economico. Si fa riferimento all’assegno di cura. Si tratta di un beneficio che tiene conto dell’ISEE del nucleo familiare e, tra l’altro, il suo importo cambia da Regione a Regione.
Infine, devi anche sapere che sono stabilite varie agevolazioni fiscali per i soggetti con disabilità riconosciuta a norma della Legge 104 e per i familiari che li assistono (ad esempio, la detrazione IRPEF al 19% per le spese sanitarie, oppure la detrazione IRPEF pari al 19% e l’aliquota IVA agevolata al 4%, per l'acquisto di strumenti tecnici ed informatici per favorire l’autosufficienza e l’integrazione del disabile).