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Doping Pogba, rischia la risoluzione del contratto? E gli sponsor? Lo spiega un avvocato

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Doping Pogba, rischia la risoluzione del contratto? E gli sponsor? Lo spiega un avvocato
Se la positività del francese dovesse essere confermata, la Juventus potrà sciogliere unilateralmente il contratto? E gli sponsor?
Il mondo del calcio, in queste ore, è stato scosso dal caso Pogba: il giocatore francese, che attualmente è in forza alla Juventus, è risultato positivo al testosterone in seguito alla partita contro l’Udinese dello scorso 20 agosto 2023.
Dal canto suo, il calciatore si è giustificato sostenendo che, nel corso di una vacanza negli Stati Uniti, avrebbe preso un integratore consigliatogli da un amico medico. Il tutto all’insaputa della Juventus.

Pogba rischia ora una pesante squalifica. Per il codice sportivo antidoping, qualora la positività venga confermata, il calciatore va incontro ad una squalifica che, a seconda delle circostanze, può andare da uno a quattro anni.

Però, bisogna aspettare le controanalisi per avere o meno la conferma della positività del giocatore francese. L’art. 18 del codice sportivo antidoping stabilisce che, entro tre giorni dalla comunicazione della positività, il calciatore può chiedere una seconda analisi. Questa ulteriore analisi deve essere fatta entro sette giorni lavorativi dalla domanda. Se il giocatore non dovesse richiedere la controanalisi o nel caso di secondo esame e conferma della positività, inizierebbe la fase istruttoria da parte della Procura antidoping.
Gli esiti possibili? L’archiviazione, il patteggiamento o il processo.

Tuttavia, per il francese i problemi non sono finiti. Infatti, devi sapere che, se la positività al testosterone dovesse essere accertata, la Juventus sta valutando la possibilità della risoluzione del contratto con l’atleta: cioè, la società calcistica sta pensando di sciogliere il contratto che garantisce a Pogba 10 milioni di euro netti all’anno fino al 2026.

Ma la Juventus può davvero decidere di chiudere il rapporto con il francese?

La risposta è sì. Quando si scopre un caso di doping (uso di sostanze proibite per aumentare le prestazioni sportive), la società, che è titolare del cartellino del calciatore, può adottare una serie di provvedimenti, fino ad arrivare alla conclusione anticipata del contratto.

Innanzitutto, la società può stabilire la sospensione dello stipendio per il periodo di sospensione in attesa del controllo definitivo.
La Juventus ha scelto di disporre questa misura nella vicenda Pogba: al momento, la società ha sospeso in via cautelativa l’erogazione dello stipendio al giocatore. Però, niente paura. Il francese continuerà a percepire il “minimo sindacale” che supera i 40 mila euro.

Inoltre, in aggiunta all’interruzione momentanea dello stipendio, la società potrebbe anche decidere di disporre l’allontanamento dell’atleta dalla squadra.

Infine, laddove la positività a sostanze proibite dovesse essere accertata definitivamente, la società, cui il giocatore appartiene, può addirittura arrivare alla risoluzione del contratto.
Infatti, in un contratto sportivo, non è raro che ci sia una clausola di risoluzione per doping: ossia, una clausola in virtù della quale, se un giocatore risulta essere positivo a sostanze vietate, il contratto può essere sciolto in modo automatico.
Peraltro, uno scioglimento automatico che non dipende dall’entità dell’eventuale squalifica per doping. Non importa se il giocatore dovrà fermarsi per uno o per quattro anni. Il vincolo contrattuale viene meno per il solo fatto della positività del calciatore.

E non è finita qui. Dato che Pogba è un atleta famoso e testimonial di brand sportivi, non si può escludere che ci saranno conseguenze anche su questo versante. Non si può escludere che, nel caso di conferma di positività, per evitare un collegamento tra lo sportivo e il marchio, non ci possa essere una risoluzione automatica anche del contratto di sfruttamento dei diritti di immagine.

Non resta che aspettare l’evolversi della situazione e vedere come si comporteranno le società che hanno rapporti con il giocatore francese.


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