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Carta dedicata a te, addio alla social card dal 2024 in poi: il Governo vuole eliminarla

Carta dedicata a te, addio alla social card dal 2024 in poi: il Governo vuole eliminarla
Il Governo sta pensando di non rinnovare la social card dal 2024 in poi
Dopo appena 2 anni, il Governo sta già pensando di abolire la Carta Dedicata a te. La social card, introdotta nel 2023 come sostegno alle famiglie in difficoltà economica a causa dell’inflazione e dell’aumento del costo del carburante, potrebbe non essere più erogata dal 2025.
Il Governo ha, infatti, rinnovato la Carta Dedicata a te per tutto il 2024, ma sembra che potrebbe trattarsi dell’ultimo rinnovo della stessa.

Brutte notizie, quindi, per molte famiglie italiane, che quest’anno hanno anche beneficiato di un aumento di 40 euro del valore della social card che, ad oggi, è pari a 500 euro (erogati una tantum), nonché dell’aumento del numero di carte emesse: nel 2024, infatti, sono state emesse 30.000 carte in più rispetto all’anno precedente, aumentando quindi sensibilmente il numero di potenziali percettori.
La Carta Dedicata a te rappresenta un sussidio economico particolarmente utile per quei nuclei familiari che, pur non avendo un ISEE alto, non hanno potuto beneficiare di altri sussidi, come ad esempio l’Assegno di inclusione.
Tuttavia, come già spiegato in precedenza, il recente decreto del Ministero dell’Agricoltura ha escluso la possibilità di ottenere la Carta dedicata a te per quelle famiglie che hanno già percepito il bonus della Carta acquisti. Una disamina più approfondita è presente in questo articolo.

Nonostante, però, le intenzioni del Governo di dire addio alla Carta dedicata a te, tale decisione non coinvolge i pagamenti già programmati per il 2024. Il sussidio è infatti confermato per l’anno in corso e il bonus sarà erogato da settembre 2024 in poi, allorquando il Governo avrà individuato la nuova procedura di assegnazione delle social card, di concerto con INPS, Poste Italiane e Comuni.
La ragione della decisione di abolire la Carta Dedicata a te risiede nel costo della stessa. Infatti, secondo i dati diffusi, il costo complessivo della misura si aggira attorno ai 600 milioni di euro, una cifra importante che inevitabilmente pesa sulle finanze dello Stato.

A tale ragione, si aggiunge inoltre la necessità di avviare un piano di restituzione del debito. Come ha infatti affermato il Ministro dell’Economica e delle Finanze, Giorgetti, l’approvazione del nuovo Patto di Stabilità impone all’Italia di raggiungere l’obiettivo di risanamento del debito pubblico. Obiettivo che è stato posto anche dal Documento di economia e finanza del mese di aprile 2024.

Il proposito è passare dall’attuale deficit - pari al 7,4% - a un deficit del 3% entro il 2026. L’obiettivo è sicuramente imponente e, per raggiungerlo, il Governo dovrà necessariamente provvedere ad alcuni tagli, procedendo ad esempio alla tanto temuta riforma delle pensioni, oppure alla cancellazione di alcuni sussidi, tra cui appunto la Carta dedicata a te oppure il bonus mamme in busta paga. Secondo alcune fonti, infatti, a rischio cancellazione è anche il suddetto bonus, il quale garantisce alle mamme italiane un risparmio di circa 3.000 euro. La modifica però non dovrebbe riguardare le mamme con almeno 3 figli, di cui uno minorenne, per le quali il bonus è riconosciuto fino al 2026. Invece, per i bonus con scadenza fissata alla fine del 2024, nelle intenzioni del Governo c’è appunto l'abolizione degli stessi.

Il taglio economico non dovrebbe riguardare altre misure, come ad esempio la Carta acquisti, che è operativa dal lontano 2008 e non dovrebbe essere cancellata, oppure i sussidi economici riconosciuti alle famiglie che versano in condizione di povertà.


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