Non si tratta di una diretta erogazione in denaro, bensì di una riduzione delle imposte che, per la maggior parte dei lavoratori dipendenti e pensionati, si traduce in un rimborso fiscale, dal momento che le tasse vengono versate mensilmente e detratte direttamente dalla busta paga o dal cedolino pensionistico.
Le agevolazioni fiscali per i figli a carico, che possono arrivare fino a 950 euro per ciascun figlio, ora sono valide solo per i figli che hanno compiuto 21 anni. In passato, queste detrazioni erano applicabili a tutti i figli a carico, senza limiti di età.
Vediamo quindi come ottenere queste detrazioni.
Il cambiamento principale nelle detrazioni per figli a carico è avvenuto con l'introduzione dell'Assegno Unico, che ha inglobato tutti gli altri bonus relativi ai figli, incluse le detrazioni fiscali. In precedenza, infatti, le detrazioni erano disponibili per ogni figlio, indipendentemente dalla sua età, purché fosse fiscalmente a carico dei genitori.
Cosa si intende per figli a carico? I figli si considerano fiscalmente a carico se:
- di età pari o inferiore a 24 anni e titolari di un reddito pari o inferiore a 4.000,00 euro;
- di età superiore ai 24 anni e titolari di un reddito pari o inferiore a 2.840,51 euro.
Come detto, le detrazioni possono arrivare fino a 950 euro per ogni figlio a carico. Tale importo viene calcolato tenendo conto del reddito percepito, proprio come avviene per le detrazioni da lavoro dipendente e pensione. Pertanto, anche il valore della detrazione per i figli a carico scende nel momento in cui aumenta il reddito.
Con più di un figlio, le detrazioni si applicano moltiplicando l'importo per il numero di figli.
Le detrazioni possono essere richieste in due modi:
- mensilmente, con erogazione in busta paga, compilando annualmente il modulo per le detrazioni in busta paga;
- in sede di conguaglio, attraverso il modello 730, compilando il quadro relativo ai familiari a carico.