(massima n. 2)
La regola posta dall'art. 1272, primo comma, c.c., circa la natura cumulativa dell'espromissione, salva dichiarazione espressa del creditore di liberazione del debitore originario, non impone che la manifestazione di volontà di liberare il debitore sia espressa in maniera sacramentale, purché sia univocamente diretta a tale risultato, anche mediante un contegno concludente, soprattutto quando, per la prospettata estinzione per altra causa del debito principale, l'esclusione della solidarietà tra espromittente e debitore risponda in concreto all'interesse del creditore ed all'intento pratico perseguito dalle parti di assicurare effettivamente al medesimo il soddisfacimento del suo credito.