(massima n. 3)
In tema di notificazioni di atti all'imputato, l'obbligo di effettuare nuove ricerche nei luoghi indicati dall'art. 159, comma 1 c.p.p., prima dell'eventuale emissione del decreto di irreperibilità è condizionato alla sua oggettiva praticabilità, che rappresenta il limite logico di ogni garanzia processuale. (In applicazione di tale principio, la Corte ha ritenuto che, trattandosi di cittadino straniero, privo di permesso di soggiorno all'epoca dei fatti, non dedito ad attività lavorativa rilevabile dagli atti e nato in paese con il quale non vi era alcuna convenzione di assistenza giudiziaria, legittimamente il giudice dell'esecuzione avesse emesso il decreto di irreperibilità sulla sola base delle informazioni di polizia, attestanti l'assenza di notizie circa l'attuale luogo di residenza dell'interessato, dopo il suo trasferimento dal luogo in cui era vissuto durante il giudizio).