(massima n. 1)
In tema di giudizio abbreviato (nella specie instaurato in base alla normativa transitoria di cui all'art. 4 ter della legge 5 giugno 2000 n. 144), il richiamo operato dall'art. 441, comma 1, c.p.p. alle «disposizioni previste per l'udienza preliminare» non si estende alla fase immediatamente successiva alla chiusura della discussione, la quale trova la sua specifica disciplina nel successivo art. 442, ove si rimanda, per quanto concerne la decisione, alle norme dettate dagli artt. 529 ss. per la sentenza emessa all'esito del dibattimento. Ne consegue che non può trovare applicazione, nel giudizio abbreviato, il disposto di cui all'art. 424 c.p.p., relativo ai provvedimenti che il giudice può adottare all'esito dell'udienza preliminare, e neppure, per altro verso, il principio di immediatezza della decisione di cui all'art. 525, comma 1, c.p.p., dettato solo per il dibattimento e non compreso nel richiamo operato dal citato art. 442.