AUTORE:
Claudio Francesco Privitera
ANNO ACCADEMICO: 2019
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą Telematica
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente lavoro ha ad oggetto la disciplina posta dal d.lgs. n. 231/01 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, che ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa da reato per le persone giuridiche, segnando così un’importante svolta rispetto all’assetto previgente, nel quale, invece, valeva il principio per cui societas delinquere non potest.
La disciplina introdotta dal decreto persegue l’obiettivo dichiarato di estendere anche nella nuova tipologia di procedimento, ove possibile, le prerogative e le garanzie costituzionali inerenti il cd. “giusto processo”, già valevoli per l’imputato persona fisica. Tale scopo è stato perseguito attraverso l’introduzione di una serie di norme, le quali saranno oggetto di trattazione nell’ambito del presente lavoro, unitamente all’impianto generale della disciplina posta dal decreto. Allo stesso modo, saranno messe in risalto le criticità evidenziate dalla dottrina e dalla giurisprudenza, nonché le soluzioni fornite da quest’ultima, in particolar modo per quanto riguarda le esigenze di effettiva partecipazione e di esercizio del diritto di difesa dell’ente nel procedimento.
Nel complesso, emergerà che, con il d.lgs. n. 231/01 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, il legislatore ha meritoriamente introdotto la responsabilità degli enti, ponendo fine ad una lacuna non più sostenibile sotto il piano giudico ed economico; tuttavia, per funzionare, questa disciplina ha necessariamente dovuto fare i conti con le caratteristiche peculiari della nuova tipologia di imputato dalla stessa configurata, determinando, così, la necessità, per la dottrina e la giurisprudenza, di proporre interpretazioni.
La disciplina introdotta dal decreto persegue l’obiettivo dichiarato di estendere anche nella nuova tipologia di procedimento, ove possibile, le prerogative e le garanzie costituzionali inerenti il cd. “giusto processo”, già valevoli per l’imputato persona fisica. Tale scopo è stato perseguito attraverso l’introduzione di una serie di norme, le quali saranno oggetto di trattazione nell’ambito del presente lavoro, unitamente all’impianto generale della disciplina posta dal decreto. Allo stesso modo, saranno messe in risalto le criticità evidenziate dalla dottrina e dalla giurisprudenza, nonché le soluzioni fornite da quest’ultima, in particolar modo per quanto riguarda le esigenze di effettiva partecipazione e di esercizio del diritto di difesa dell’ente nel procedimento.
Nel complesso, emergerà che, con il d.lgs. n. 231/01 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, il legislatore ha meritoriamente introdotto la responsabilità degli enti, ponendo fine ad una lacuna non più sostenibile sotto il piano giudico ed economico; tuttavia, per funzionare, questa disciplina ha necessariamente dovuto fare i conti con le caratteristiche peculiari della nuova tipologia di imputato dalla stessa configurata, determinando, così, la necessità, per la dottrina e la giurisprudenza, di proporre interpretazioni.