AUTORE:
Giustino Goduti
ANNO ACCADEMICO: 2016
TIPOLOGIA: Laurea liv. I
ATENEO: Universitą degli Studi di Siena
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
La nuova architettura fiscale di superamento della finanza derivata, l’alternanza di leggi finanziarie che hanno prodotto soprattutto per gli enti locali una profonda spending review, hanno minato in questi anni le risorse finanziarie disponibili, adeguate a coprire i costi per la gestione del governo locale e per l’erogazione di servizi al cittadino. La scelta quindi, di fronte alla quale si pongono oggi gli amministratori locali, è quella di ridurre la qualità o la quantità dei servizi erogati, o in alternativa, incentivare la lotta ai fenomeni evasivi e elesivi. All'incremento delle attività d'accertamento sui soggetti passivi sui quali gravano le entrate locali, è possibile allargare il raggio d’azione all’attività di collaborazione istituzionale con l'Amministrazione fiscale, relativamente al recupero delle quote di tributi erariali, contributive e previdenziali che sfuggono all’imposizione. La capillare conoscenza del territorio e del tessuto socio-economico, rende oggi il sistema dei comuni collaboranti, un interlocutore privilegiato per il Fisco. I comuni ricoprono oggi un ruolo rilevante nella tutela degli interessi tributari nazionali, e tutto ciò rappresenta un’opportunità alla quale purtroppo soltanto un migliaio tra le circa 8.000 amministrazioni locali, sono quelli che hanno ritenuto di cogliere. Tutto ciò dovrebbe far riflettere molti amministratori locali, perché prendano coscienza del fenomeno e provvedano al più presto a favorire l’avvicinamento delle politiche locali, alla lotta all’evasione delle entrate locali ed erariali, proprio perché si affermi quella regola di solidarietà e civiltà, contenuta nel principio costituzionale dell’articolo 53.