Brocardi.it - L'avvocato in un click! REDAZIONE

Rapinatore con la mascherina: scatta l'aggravante?

Rapinatore con la mascherina: scatta l'aggravante?
Se si commette una rapina col volto coperto da una mascherina anti-Covid, si applica l'aggravante del travisamento? La sentenza della Cassazione
Se un uomo ha commesso una rapina indossando la mascherina chirurgica anti-Covid in un momento in cui questa era obbligatoria per legge, è corretto applicare la circostanza aggravante del travisamento di persona prevista dall’art. 628, comma 3, n. 1 c.p.?
Di recente, la Corte di Cassazione ha provato a dare una risposta con la sentenza n. 22049 del 2023.


Prima di affrontare questo argomento, bisogna fare una premessa.
Tra le circostanze aggravanti “speciali” del delitto di rapina (ossia, tra le aggravanti previste in modo specifico per il reato di rapina), il codice penale (l’art. 628, comma 3 n. 1 c.p.) prevede il c.d. travisamento di persona: la pena della reclusione e della multa è aumentata quando la violenza o minaccia è commessa «da persona travisata».


Che significa il termine “travisamento”?
Secondo il legislatore, per “travisamento” si intende qualsiasi alterazione dell’aspetto esteriore e delle sembianze che rende difficile il riconoscimento della persona (ad es., l’utilizzo di una parrucca, di una maschera, di una calza di seta sul volto o l’uso di un cappello e visiera ed occhiali da sole per nascondere i lineamenti del volto).


Nella vicenda esaminata dalla Suprema Corte, un uomo veniva condannato, in primo grado, per il reato di rapina aggravata da travisamento di persona ai sensi dell’art. 628, comma 3 n. 1 c.p.
La Corte di Appello confermava la sentenza di condanna pronunciata in primo grado. Così, l’uomo proponeva ricorso per Cassazione contro la sentenza di appello di condanna.


Tra i motivi del ricorso, la difesa dell’uomo ha lamentato il vizio di motivazione proprio in relazione all’aggravante del travisamento per l’uso della mascherina chirurgica anti-Covid.


Secondo la difesa, l’aggravante non si realizza poiché l’utilizzo della mascherina anti-Covid era obbligatorio per legge in quel determinato momento storico (novembre 2021).
Quindi, questa obbligatorietà deve suggerire che l’uso della mascherina, da parte del ricorrente, non era indirizzato a travisare l’aspetto della propria persona durante la commissione del reato (e, quindi, rendersi irriconoscibile agli occhi degli altri): l’uomo aveva il diverso scopo di non attirare l’attenzione generale delle persone su di sé (visto il periodo, sarebbe stato inusuale muoversi in un luogo chiuso con il volto scoperto).


Inoltre, per la difesa, questa tesi viene avvalorata da un altro elemento: l’uomo ha sul collo tatuaggi molto vistosi che la mascherina chirurgica non era in grado di coprire. Un elemento che certamente contrasta con l’obiettivo di travisamento attribuito all’utilizzo della mascherina anti-Covid.

La Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per manifesta infondatezza di tutti i motivi dell’atto di impugnazione e ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.
In questo modo, la Suprema Corte ha confermato l’esistenza dell’aggravante del travisamento nella vicenda concreta.


In particolare, la Cassazione conferma un proprio orientamento secondo cui, in tema di rapina, gli estremi dell’aggravante del travisamento ai sensi dell’art. 628 c.p. ricorrono quando, come nel caso esaminato, l’autore del reato indossa una mascherina: infatti, la parziale copertura del volto è funzionale al compimento del reato poiché rende difficoltoso il riconoscimento del responsabile (Cass. pen., n. 1712 del 2021).


Quindi, per la Cassazione, non ha alcuna rilevanza il fatto che l’uso della mascherina fosse prescritto dalla legge in tempo di pandemia da Covid-19: in caso di rapina, scatta lo stesso l’aggravante.


Notizie Correlate

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.