La scelta del nome di un figlio è uno dei momenti più emozionanti per tutti i neogenitori.
Fino a qualche decennio fa, quando si trattava di dare i nomi ai propri figli, il massimo della fantasia era rappresentato dal chiamarli con il nome dei nonni paterni o materni. Nel 2023 la creatività è decisamente impazzita e, certe volte, a discapito anche del buon gusto. E se vi dicessimo che in Italia vi sono alcuni nomi che non si possono dare ai figli e che risultano vietati dalla legge? Quali sono?
La legge italiana, in particolare l’art. 34 del D.P.R. 396/2000, non proibisce nomi specifici ma distingue diverse tipologie di nomi vietati.
Nomi dei parenti
La prima categoria vietata è quella dei parenti più stretti per evitare omonimie in famiglia. Nello specifico, è vietato chiamare il figlio con il nome del padre o di un fratello oppure la figlia con il nome della madre o di una sorella. Al bando anche l’abitudine che hanno negli Stati Uniti, di dare al bambino il nome del padre o dello zio con l’aggiunta “Junior”. Quindi, Antonio Rossi non potrà chiamare il suo bambino “Antonio Junior” ma dovrà scegliere un’alternativa.
Nomi di personaggi storici
È vietato dare ai propri figli il nome di personaggi storici che hanno rappresentato figure dittatoriali che hanno una connotazione negativa nella storia, quali: Adolf Hitler; Osama Bin Laden; Benito Mussolini; Iosif Vissarionovich Stalin.
Fino a qualche decennio fa, quando si trattava di dare i nomi ai propri figli, il massimo della fantasia era rappresentato dal chiamarli con il nome dei nonni paterni o materni. Nel 2023 la creatività è decisamente impazzita e, certe volte, a discapito anche del buon gusto. E se vi dicessimo che in Italia vi sono alcuni nomi che non si possono dare ai figli e che risultano vietati dalla legge? Quali sono?
La legge italiana, in particolare l’art. 34 del D.P.R. 396/2000, non proibisce nomi specifici ma distingue diverse tipologie di nomi vietati.
Nomi dei parenti
La prima categoria vietata è quella dei parenti più stretti per evitare omonimie in famiglia. Nello specifico, è vietato chiamare il figlio con il nome del padre o di un fratello oppure la figlia con il nome della madre o di una sorella. Al bando anche l’abitudine che hanno negli Stati Uniti, di dare al bambino il nome del padre o dello zio con l’aggiunta “Junior”. Quindi, Antonio Rossi non potrà chiamare il suo bambino “Antonio Junior” ma dovrà scegliere un’alternativa.
Nomi di personaggi storici
È vietato dare ai propri figli il nome di personaggi storici che hanno rappresentato figure dittatoriali che hanno una connotazione negativa nella storia, quali: Adolf Hitler; Osama Bin Laden; Benito Mussolini; Iosif Vissarionovich Stalin.
Nomi di personaggi dello spettacolo, dello sport o nomi di fantasia
Vietati anche usare il cognome dei personaggi dello spettacolo o dello sport come nome proprio. Ad esempio, non si potrà chiamare un bambino Maradona oppure Presley ma si potrà chiamare Diego Armando o Elvis.
Ancora, non è consentito chiamare il figlio con nomi inventati dai genitori stessi oppure nomi di fantasia appartenenti a serie tv, film, cartoni animati o tratti dai libri quali: Goku o Doraemon (personaggi degli anime giapponesi), Arthur Fonzarelli (personaggio di Happy days), Jane Bennett (dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio).
Nomi ridicoli o vergognosi
Vietato anche per non creare imbarazzo o ambiguità dare nomi maschili alle bambine o nomi femminili ai maschietti. Andrea è una delle rare eccezioni, considerato un nome unisex.
Un nome è considerato ridicolo o anche vergognoso qualora possa risultare lesivo della dignità del minore. È vietato utilizzare parolacce o ingiurie, come nome. Aboliti, inoltre, nomi che in abbinamento al cognome creino risultati bizzarri o imbarazzanti come potrebbe risultare: Felice Mastronzo (modificato poi in Mastranzo) o Buonanno Felice. Tali nomi sono vietati perché lesivi della dignità del minore.
Nell’ipotesi in cui si dovesse scegliere un nome che non è consentito dalla legge, l’ufficiale dello stato civile, se i genitori non vogliono modificare il nome, sarà tenuto a formare l’atto di nascita e a notiziare dell’accaduto la Procura della Repubblica, la quale avvierà un giudizio per la rettifica del nome. La legge prevede che i genitori non possano attribuire al figlio un nome che rischi di procurargli, in futuro, un pregiudizio morale. Ciò al fine di proteggere la dignità del nascituro.
In conclusione, considerato che il nome accompagnerà una persona per tutta la vita, bisogna usare un po' di buon senso quando se ne sceglie uno. Quindi, va bene essere originali ma senza esagerare.
Vietati anche usare il cognome dei personaggi dello spettacolo o dello sport come nome proprio. Ad esempio, non si potrà chiamare un bambino Maradona oppure Presley ma si potrà chiamare Diego Armando o Elvis.
Ancora, non è consentito chiamare il figlio con nomi inventati dai genitori stessi oppure nomi di fantasia appartenenti a serie tv, film, cartoni animati o tratti dai libri quali: Goku o Doraemon (personaggi degli anime giapponesi), Arthur Fonzarelli (personaggio di Happy days), Jane Bennett (dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio).
Nomi ridicoli o vergognosi
Vietato anche per non creare imbarazzo o ambiguità dare nomi maschili alle bambine o nomi femminili ai maschietti. Andrea è una delle rare eccezioni, considerato un nome unisex.
Un nome è considerato ridicolo o anche vergognoso qualora possa risultare lesivo della dignità del minore. È vietato utilizzare parolacce o ingiurie, come nome. Aboliti, inoltre, nomi che in abbinamento al cognome creino risultati bizzarri o imbarazzanti come potrebbe risultare: Felice Mastronzo (modificato poi in Mastranzo) o Buonanno Felice. Tali nomi sono vietati perché lesivi della dignità del minore.
Nell’ipotesi in cui si dovesse scegliere un nome che non è consentito dalla legge, l’ufficiale dello stato civile, se i genitori non vogliono modificare il nome, sarà tenuto a formare l’atto di nascita e a notiziare dell’accaduto la Procura della Repubblica, la quale avvierà un giudizio per la rettifica del nome. La legge prevede che i genitori non possano attribuire al figlio un nome che rischi di procurargli, in futuro, un pregiudizio morale. Ciò al fine di proteggere la dignità del nascituro.
In conclusione, considerato che il nome accompagnerà una persona per tutta la vita, bisogna usare un po' di buon senso quando se ne sceglie uno. Quindi, va bene essere originali ma senza esagerare.