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Nuova truffa telefonica, "il tuo curriculum è stato approvato": ecco come proteggerti e cosa non devi fare assolutamente

Nuova truffa telefonica, "il tuo curriculum è stato approvato": ecco come proteggerti e cosa non devi fare assolutamente
I tentativi di truffa informatica sono una costante nella società attuale, ma è possibile proteggersi facendo un po' di attenzione. Il caso della telefonata che approva il curriculum, celando la trappola dei cybercriminali
Come è noto, il web è un luogo di opportunità ma anche di possibili trappole, che nascondono tentativi di truffa. C'è, ad esempio, colui che cerca di approfittare di chi sta cercando un'occupazione e, quindi, è più propenso a leggere comunicazioni e aggiornamenti in merito al proprio CV, nella speranza di firmare un contratto di lavoro. Il rischio, però, è quello di fidarsi e credere a messaggi truffaldini, che segnalano una fantomatica "approvazione" del proprio curriculum vitae.

Il legislatore è ben conscio di scenari come questo, posto che oggi l'art. 640 del c.p. menziona espressamente anche la truffa in ambito informatico: infatti, i suoi commi 2 e 3 sono stati modificati dall'art. 16, comma 1, lettera t) della legge n. 90 del 2024, recante norme in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati in ambito digitale.

In questo periodo gli esperti di sicurezza informatica segnalano un originale tentativo di raggirare l'ignara vittima di una telefonata, in cui una voce registrata conferma che il curriculum vitae ha passato uno step di selezione, quasi a voler preludere a una prossima assunzione. Queste le parole utilizzate dai cybercriminali: "Il tuo curriculum è stato approvato. Contatta il numero […] tramite WhatsApp per sapere di cosa si tratta".

Ecco allora che colui che - inviando il CV ad aziende e portali di ricerca di lavoro - sta cercando occupazione, potrebbe imbattersi in questo inconsueto messaggio vocale, mirato - come facilmente intuibile - a generare curiosità nel suo destinatario, puntando sull'interesse a trovare un nuovo lavoro e, quindi, un nuovo reddito.

Ma come funziona, in concreto, il meccanismo utilizzato dai cybercriminali? Ebbene, scrivendo al numero dettato dalla voce registrata su WhatsApp, l'utente entrerà in contatto diretto con i truffatori, i quali inizieranno a tessere la loro tela affermando - in modo menzognero - di essere un famoso brand o una importante azienda e, soprattutto, promettendo un sostanzioso reddito grazie allo svolgimento di elementari attività da remoto, ossia dal pc di casa o da un comune smartphone.

Il pericolo concreto è quello di cadere nella rete dei truffatori, fornendo loro una serie di informazioni private e dati personali, nella convinzione che serviranno alla procedura di assunzione e al nuovo lavoro. Tale comportamento illecito è ingegnoso perché, in un primo tempo, al fine di incrementare la fiducia della vittima del reato, saranno puntuali i pagamenti all'apprendista, ma - successivamente - alle attività svolte si affiancheranno insolite richieste.

I cybercriminali, infatti, chiederanno di investire somme, inizialmente esigue per poi salire, su piattaforma exchange utilizzata come strumento per attuare la truffa. Faranno leva sulla promessa di guadagni da capogiro, ma il risultato sarà solo uno: raggiunta una determinata cifra investita, i truffatori si dilegueranno e la vittima avrà perso tutti i soldi investiti.

Ecco perché è essenziale riconoscere subito questa truffa telefonica, che utilizza come esca una immaginaria approvazione del curriculum vitae. Se una voce registrata invita a contattare un numero tramite WhatsApp o a visitare un link, è raccomandabile non farlo. Infatti i datori di lavoro seri non utilizzano queste modalità per comunicare informazioni importanti riguardo al lavoro. Anzi, se hai dubbi potrai contattare subito l'azienda, tramite i canali ufficiali (ad es. sito web o numero di telefono), per confermare l'offerta di lavoro. Al contempo, tramite WhatsApp o email non verificate, non dovrai condividere informazioni sensibili come dati bancari, documenti di identità o dettagli finanziari.

Concludendo, se hai ricevuto una chiamata sospetta, farai bene a segnalare l'incidente alla Polizia Postale o alla tua autorità locale, che avvieranno i controlli e potranno fermare i truffatori, prima che altre persone siano ingannate.

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