Assicurare un posto di lavoro stabile - grazie al buon esito di una selezione pubblica - e favorire la permanenza dei giovani meridionali nei territori di residenza: sono questi due dei principali obiettivi del bando rivolto a 2.200 neolaureati per assunzioni nel Sud Italia, pubblicato sul Portale del Reclutamento - inPA. Il ruolo offerto è quello di funzionario con contratto a tempo indeterminato, mentre le lauree accettate sono tantissime, sia triennali che magistrali.
La distribuzione dei posti in palio prevede 71 nuovi contratti presso il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma - soprattutto - l'inserimento di 2.129 unità da destinare alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e alle città metropolitane, alle province, alle unioni dei comuni e ai comuni appartenenti alle predette Regioni. Tra i profili previsti, ricordiamo qui - a titolo meramente esemplificativo - quello di specialista ecologico ambientale, di specialista economico-statistico e di specialista giuridico amministrativo.
Il concorso prevede una sola prova scritta con 40 domande a scelta multipla da risolvere in 60 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di 30 punti. Più nel dettaglio, si tratterà di 25 quesiti sulle politiche di coesione e su argomenti specifici per profilo, di 8 quesiti sulla capacità logico-deduttiva e di ragionamento critico-verbale e di 7 quesiti situazionali, relativi a problematiche organizzative e gestionali.
Le Regioni interessate dall'iniziativa del Governo – inclusa nel Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021/2017 e finanziata con fondi UE - saranno in totale sette, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La volontà dei promotori di questo nuovo maxi concorso pubblico per 2.200 posti è quella di potenziare le competenze e la capacità amministrativa della P.A. del nostro Paese, grazie al turnover e al ricambio generazionale e all'arrivo negli uffici di forze fresche e con competenze – digitali e non - al passo con i tempi. Dal punto di vista tecnico, i nuovi innesti serviranno a meglio implementare i progetti finanziati con le politiche e i fondi di coesione, con un oggettivo contributo allo sviluppo economico e sociale dell'Italia e in particolare dei territori del Mezzogiorno.
Con una nota di Palazzo Chigi a margine dell'iniziativa, le istituzioni hanno inteso, altresì, puntualizzare che il nuovo concorso pubblico per 2.200 neolaureati vuole contribuire a colmare il gap tra Nord e Sud, ricompattando le economie, favorendo la coesione e la crescita complessiva del Paese e riducendo gli storici divari territoriali. In sintesi, tale selezione si colloca tra le priorità del Governo per qualificare l’uso delle risorse europee e migliorare le performance di spesa.
Le tempistiche indicano che la selezione si completerà in alcuni mesi. Infatti le procedure avranno termine entro la fine di quest'anno, con i vincitori che – di seguito - parteciperanno a un corso di formazione, mirato proprio a far comprendere appieno contenuti e finalità delle politiche di coesione. Per questa via i giovani selezionati potranno essere operativi dalla primavera del 2025.
Chi vuole partecipare, avrà tempo fino al prossimo 7 novembre per inviare la propria candidatura tramite il portale del reclutamento inPA, entrando in questa pagina. Per accedere, gli interessati dovranno autenticarsi con le note credenziali SPID, CIE, CNS, eIDAS ed essere in possesso di un proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
La distribuzione dei posti in palio prevede 71 nuovi contratti presso il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma - soprattutto - l'inserimento di 2.129 unità da destinare alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e alle città metropolitane, alle province, alle unioni dei comuni e ai comuni appartenenti alle predette Regioni. Tra i profili previsti, ricordiamo qui - a titolo meramente esemplificativo - quello di specialista ecologico ambientale, di specialista economico-statistico e di specialista giuridico amministrativo.
Il concorso prevede una sola prova scritta con 40 domande a scelta multipla da risolvere in 60 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di 30 punti. Più nel dettaglio, si tratterà di 25 quesiti sulle politiche di coesione e su argomenti specifici per profilo, di 8 quesiti sulla capacità logico-deduttiva e di ragionamento critico-verbale e di 7 quesiti situazionali, relativi a problematiche organizzative e gestionali.
Le Regioni interessate dall'iniziativa del Governo – inclusa nel Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021/2017 e finanziata con fondi UE - saranno in totale sette, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La volontà dei promotori di questo nuovo maxi concorso pubblico per 2.200 posti è quella di potenziare le competenze e la capacità amministrativa della P.A. del nostro Paese, grazie al turnover e al ricambio generazionale e all'arrivo negli uffici di forze fresche e con competenze – digitali e non - al passo con i tempi. Dal punto di vista tecnico, i nuovi innesti serviranno a meglio implementare i progetti finanziati con le politiche e i fondi di coesione, con un oggettivo contributo allo sviluppo economico e sociale dell'Italia e in particolare dei territori del Mezzogiorno.
Con una nota di Palazzo Chigi a margine dell'iniziativa, le istituzioni hanno inteso, altresì, puntualizzare che il nuovo concorso pubblico per 2.200 neolaureati vuole contribuire a colmare il gap tra Nord e Sud, ricompattando le economie, favorendo la coesione e la crescita complessiva del Paese e riducendo gli storici divari territoriali. In sintesi, tale selezione si colloca tra le priorità del Governo per qualificare l’uso delle risorse europee e migliorare le performance di spesa.
Le tempistiche indicano che la selezione si completerà in alcuni mesi. Infatti le procedure avranno termine entro la fine di quest'anno, con i vincitori che – di seguito - parteciperanno a un corso di formazione, mirato proprio a far comprendere appieno contenuti e finalità delle politiche di coesione. Per questa via i giovani selezionati potranno essere operativi dalla primavera del 2025.
Chi vuole partecipare, avrà tempo fino al prossimo 7 novembre per inviare la propria candidatura tramite il portale del reclutamento inPA, entrando in questa pagina. Per accedere, gli interessati dovranno autenticarsi con le note credenziali SPID, CIE, CNS, eIDAS ed essere in possesso di un proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).