Sono rimasti in fila (virtuale) per ore, prima di riuscire ad entrare nel sistema ufficiale e leggere sulla schermata: «Biglietti non più disponibili», anche se la vendita online era appena cominciata.
Lo sconforto ha poi ceduto il posto alla rabbia, quando dopo breve, sui circuiti secondari di rivendita, sono riapparsi i ticket tanto sognati. Non più al prezzo originale, ma maggiorati, con un prezzo anche 10 volte superiore a quello delle vendite ufficiali. Sulle piattaforme come Viagogo, Stubhub, Gigsberg, come facilmente verificabile cercando in rete, si vendevano anche a più di mille euro biglietti dei Coldplay per lo Stadio Olimpico di Roma, per le date del 12-13-15-16 luglio 2024.
Tuttavia, alcuni fan anconetani della band britannica “non si sono fatti passare la mosca sotto al naso” e si sono rivolti agli avvocati, dopo la beffa subita, per farli intervenire sull’accaduto. I legali hanno così presentato un esposto alla Polizia Postale delle Marche e all’Agcom, ed hanno sostenuto che vi è stata «violazione delle norme sul secondary ticketing, con la vendita di biglietti, accaparrati e sottratti al mercato, con prezzi fino a dieci volte superiori rispetto al costo nominale».
Cosa si intende per secondary ticketing?
Quello che una volta veniva chiamato bagarinaggio, ossia la condotta di chi acquista biglietti d’ingresso per un evento (sportivo, musicale, ecc.) per poi rivenderli a prezzo maggiorato, solitamente davanti agli stadi, oggi prende il nome di “secondary ticketing” e avviene solo su internet. Questo mercato di biglietti, parallelo a quello autorizzato, è vietato per legge. Nonostante sia illegale, online sono molti i siti che vendono biglietti a prezzi notevolmente maggiorati per ogni genere di eventi. Basti pensare al noto sito Viagogo, il quale è stato sanzionato più volte dall’Agcom per oltre 12 milioni di euro per bagarinaggio illegale. Si tratta della terza sanzione che l’Autorità commina alla società dal 2020.
Come funziona il secondary ticketing?
Ci sono siti internet che, avvalendosi di software automatici, "prosciugano" il rivenditore autorizzato, terminando i biglietti a disposizione. In questo modo questi siti scorretti si impongono come unici rivenditori dei ticket che hanno in precedenza acquistato. Il nuovo “bagarinaggio 2.0” attua una sorta di monopolio dopo aver “prosciugato” il rivenditore autorizzato. Questa posizione di esclusività consente ai siti di bagarinaggio di poter imporre il prezzo che desiderano e ovviamente quintuplicarlo rispetto al prezzo originario del sito ufficiale.
Lo sconforto ha poi ceduto il posto alla rabbia, quando dopo breve, sui circuiti secondari di rivendita, sono riapparsi i ticket tanto sognati. Non più al prezzo originale, ma maggiorati, con un prezzo anche 10 volte superiore a quello delle vendite ufficiali. Sulle piattaforme come Viagogo, Stubhub, Gigsberg, come facilmente verificabile cercando in rete, si vendevano anche a più di mille euro biglietti dei Coldplay per lo Stadio Olimpico di Roma, per le date del 12-13-15-16 luglio 2024.
Tuttavia, alcuni fan anconetani della band britannica “non si sono fatti passare la mosca sotto al naso” e si sono rivolti agli avvocati, dopo la beffa subita, per farli intervenire sull’accaduto. I legali hanno così presentato un esposto alla Polizia Postale delle Marche e all’Agcom, ed hanno sostenuto che vi è stata «violazione delle norme sul secondary ticketing, con la vendita di biglietti, accaparrati e sottratti al mercato, con prezzi fino a dieci volte superiori rispetto al costo nominale».
Cosa si intende per secondary ticketing?
Quello che una volta veniva chiamato bagarinaggio, ossia la condotta di chi acquista biglietti d’ingresso per un evento (sportivo, musicale, ecc.) per poi rivenderli a prezzo maggiorato, solitamente davanti agli stadi, oggi prende il nome di “secondary ticketing” e avviene solo su internet. Questo mercato di biglietti, parallelo a quello autorizzato, è vietato per legge. Nonostante sia illegale, online sono molti i siti che vendono biglietti a prezzi notevolmente maggiorati per ogni genere di eventi. Basti pensare al noto sito Viagogo, il quale è stato sanzionato più volte dall’Agcom per oltre 12 milioni di euro per bagarinaggio illegale. Si tratta della terza sanzione che l’Autorità commina alla società dal 2020.
Come funziona il secondary ticketing?
Ci sono siti internet che, avvalendosi di software automatici, "prosciugano" il rivenditore autorizzato, terminando i biglietti a disposizione. In questo modo questi siti scorretti si impongono come unici rivenditori dei ticket che hanno in precedenza acquistato. Il nuovo “bagarinaggio 2.0” attua una sorta di monopolio dopo aver “prosciugato” il rivenditore autorizzato. Questa posizione di esclusività consente ai siti di bagarinaggio di poter imporre il prezzo che desiderano e ovviamente quintuplicarlo rispetto al prezzo originario del sito ufficiale.
Secondo l’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, infatti, non è permessa “la vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione”. Unica possibilità ammessa è quella di vendere il biglietto a un prezzo uguale o inferiore a quello nominale. La vendita, però, deve essere effettuata da una persona fisica, in modo occasionale e senza finalità commerciali.
Inoltre, con l’acquisto di biglietti da questi canali secondari c’è anche un altro rischio per l’utente, che è quello di acquistare biglietti falsi o duplicati e quindi non validi. Acquistando su canali non ufficiali non puoi essere certo che il biglietto sia valido, in quanto non c’è alcuna forma di controllo sull’acquisto e sull’identità del venditore. Con il rischio che, nonostante si siano spese somme da capogiro, non si riuscirebbe nemmeno a vedere il cantante o la partita di calcio tanto aspettata, in quanto si verrebbe bloccati dai controlli agli ingressi a causa dei biglietti non validi.
Inoltre, con l’acquisto di biglietti da questi canali secondari c’è anche un altro rischio per l’utente, che è quello di acquistare biglietti falsi o duplicati e quindi non validi. Acquistando su canali non ufficiali non puoi essere certo che il biglietto sia valido, in quanto non c’è alcuna forma di controllo sull’acquisto e sull’identità del venditore. Con il rischio che, nonostante si siano spese somme da capogiro, non si riuscirebbe nemmeno a vedere il cantante o la partita di calcio tanto aspettata, in quanto si verrebbe bloccati dai controlli agli ingressi a causa dei biglietti non validi.
