Semaforo verde per la sospensione della patente a chi è alla guida con smartphone: lo stabilisce il nuovo Disegno di Legge in tema di sicurezza stradale approvato il 27 giugno 2023 dal Consiglio dei Ministri.
Il DD, per diventare effettivamente legge, dovrà essere confermato da entrambe le Camere del Parlamento nell’arco dei prossimi mesi.
Guidare con il telefono in mano o all’orecchio è un comportamento estremamente pericoloso.
La distrazione alla guida con smartphone è, infatti, una delle principali cause di incidenti in Italia.
L’attuale disegno di legge si prefigge di correggere, con nuove e più aspre sanzioni, il comportamento scorretto degli automobilisti italiani.
L’art. 173 del Codice della Strada, comma 2, stabilisce, per chiunque si trovi alla guida, il divieto di utilizzo di qualsiasi apparecchio radiotelefonico, computer portatile, smartphone, tablet, notebook e analoghi, che necessitino - anche solo temporaneamente - dell’allontanamento delle mani dal volante.
Il DD, per diventare effettivamente legge, dovrà essere confermato da entrambe le Camere del Parlamento nell’arco dei prossimi mesi.
Guidare con il telefono in mano o all’orecchio è un comportamento estremamente pericoloso.
La distrazione alla guida con smartphone è, infatti, una delle principali cause di incidenti in Italia.
L’attuale disegno di legge si prefigge di correggere, con nuove e più aspre sanzioni, il comportamento scorretto degli automobilisti italiani.
L’art. 173 del Codice della Strada, comma 2, stabilisce, per chiunque si trovi alla guida, il divieto di utilizzo di qualsiasi apparecchio radiotelefonico, computer portatile, smartphone, tablet, notebook e analoghi, che necessitino - anche solo temporaneamente - dell’allontanamento delle mani dal volante.
Il secondo periodo dell’art. 173 CdS, comma 2 in ogni caso precisa che è consentito l’utilizzo di cuffie auricolari o apparecchi a viva voce, i quali non comportino l’uso delle mani, le quali devono rimanere sempre salde sul volante.
Le sanzioni attualmente vigenti prevedono per il trasgressore il pagamento di una multa che va dai 165 ai 660 euro, nonché la decurtazione di 5 punti dalla patente. L’ammontare della multa si riduce del 30% qualora la stessa sia pagata entro cinque giorni dall’infrazione.
Inoltre, è prevista, come sanzione accessoria, la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, solo in caso di recidiva: ossia, se il guidatore compie per una seconda volta la stessa infrazione, nel corso dei 2 anni successivi (art. 173 CdS, comma 3-bis).
LE NUOVE SANZIONI PREVISTE DAL DDL
Vediamo cosa succederà nel caso in cui il DDL diventerà legge.
Con il nuovo DDL diventa possibile la sospensione della patente per coloro che si mettono al volante con smartphone anche in assenza di recidiva.
Più precisamente, è prevista la sospensione immediata della patente di guida solo per coloro che, al momento della contestazione della violazione, risultano avere già meno di 20 punti sulla patente, come effetto di precedenti decurtazioni.
Per tutti gli altri automobilisti che hanno tutti i punti sulla patente e che quindi non sono stati mai oggetto di decurtazioni, nulla cambia. Per loro varranno le regole precedenti, che prevedono la sospensione solo nel caso di recidiva.
Più precisamente il DDL prevede una sospensione della patente di:
- 7 giorni per chi ha tra i 10 e i 19 punti sulla patente al momento dell’accertamento;
- 15 giorni per chi ha tra l’1 e i 9 punti sulla patente al momento dell’accertamento.
La sanzione diviene ancora più aspra in caso di incidente stradale provocato dall’uso di smartphone alla guida. In questo caso il DDL prevede un raddoppio dei giorni di sospensione della patente:
- 14 giorni per chi ha tra i 10 e i 19 punti sulla patente;
- 30 giorni per chi ha tra 1 e 9 punti sulla patente.
Come si vuole ricordare, queste misure non sono ancora in vigore ma dovranno passare al vaglio di entrambe le Camere del Parlamento e solo allora potranno diventare legge e sostituire la normativa attuale.
Fino ad allora si consiglia sempre un’estrema prudenza alla guida per salvaguardare se stessi e tutti gli utenti della strada.