Il 3 luglio, durante la conferenza stampa a seguito del Cdm, il viceministro Leo ha annunciato l'approvazione dello schema di un nuovo decreto legislativo in materia di riscossione.
Le novità introdotte sono due: il discarico automatico e la rateizzazione fino a 120 mesi.
Questa riforma nasce con l'obiettivo di velocizzare la riscossione dei debiti che i contribuenti hanno con lo Stato e che ammontano a circa 1200 miliardi di euro. Di questa cifra il Governo punta a recuperare 100 miliardi, in quanto parte dei crediti è di difficile esigibilità, sia per il loro ammontare, sia per le difficoltà economiche dei contribuenti (poiché parte dei crediti deriva da soggetti dichiarati falliti o irreperibili, oppure si tratta di crediti troppo "piccoli", il cui costo di riscossione sarebbe eccessivamente alto).
Un altro obiettivo della manovra è quello di invogliare i contribuenti a pagare i loro debiti con l'Agenzia delle Entrate, attraverso le due novità introdotte.
Entriamo adesso nel merito della prima novità, ossia l'aumento della rateizzazione delle cartelle esattoriali. Vediamo, infatti, che è possibile ottenere una rateizzazione fino a 120 mensilità, che corrispondono a 10 anni. Questo aumento sarà, però, progressivo, in quanto avremo fino a:
Le novità introdotte sono due: il discarico automatico e la rateizzazione fino a 120 mesi.
Questa riforma nasce con l'obiettivo di velocizzare la riscossione dei debiti che i contribuenti hanno con lo Stato e che ammontano a circa 1200 miliardi di euro. Di questa cifra il Governo punta a recuperare 100 miliardi, in quanto parte dei crediti è di difficile esigibilità, sia per il loro ammontare, sia per le difficoltà economiche dei contribuenti (poiché parte dei crediti deriva da soggetti dichiarati falliti o irreperibili, oppure si tratta di crediti troppo "piccoli", il cui costo di riscossione sarebbe eccessivamente alto).
Un altro obiettivo della manovra è quello di invogliare i contribuenti a pagare i loro debiti con l'Agenzia delle Entrate, attraverso le due novità introdotte.
Entriamo adesso nel merito della prima novità, ossia l'aumento della rateizzazione delle cartelle esattoriali. Vediamo, infatti, che è possibile ottenere una rateizzazione fino a 120 mensilità, che corrispondono a 10 anni. Questo aumento sarà, però, progressivo, in quanto avremo fino a:
- 84 rate tra il 2025 e il 2026;
- 96 rate tra il 2027 e il 2028;
- 108 rate dal 2029;
- 120 rate dal 2031.
Chiaramente non tutti potranno accedere a queste agevolazioni, ma solo coloro che dimostreranno di avere difficoltà economiche gravi e non abbiano più di 120 mila euro di debiti con il Fisco.
La seconda novità consiste nel discarico automatico dopo 5 anni dalla presentazione della cartella esattoriale, a partire da quelle del primo gennaio 2025, da parte dell'Agenzia delle entrate. Il discarico avverrà automaticamente il 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della cartella in caso di mancato pagamento; di conseguenza le cartelle saranno rimandate all'ente impositore, che dovrà eliminarle dal proprio bilancio.
Il discarico potrà avvenire anche anticipatamente, se il debitore dimostrerà di avere una situazione economica tale da non poter saldare il proprio debito con l'ente impositore.
In ogni caso l'ente di riscossione potrà comunicare all'ente impositore il discarico anticipato in caso di:
La seconda novità consiste nel discarico automatico dopo 5 anni dalla presentazione della cartella esattoriale, a partire da quelle del primo gennaio 2025, da parte dell'Agenzia delle entrate. Il discarico avverrà automaticamente il 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della cartella in caso di mancato pagamento; di conseguenza le cartelle saranno rimandate all'ente impositore, che dovrà eliminarle dal proprio bilancio.
Il discarico potrà avvenire anche anticipatamente, se il debitore dimostrerà di avere una situazione economica tale da non poter saldare il proprio debito con l'ente impositore.
In ogni caso l'ente di riscossione potrà comunicare all'ente impositore il discarico anticipato in caso di:
- fallimento del debitore;
- liquidazione giudiziale;
- mancanza di beni aggredibili a seguito di controlli sull'anagrafe tributaria;
- mancanza di beni aggredibili ulteriori rispetto a quelli già usati per precedenti attività di recupero.
Restiamo in attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale per notizie più approfondite.