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Carta Dedicata a Te 2025, brutte notizie, meno budget e assegni pił bassi: ecco tutti i dettagli e i requisiti

Carta Dedicata a Te 2025, brutte notizie, meno budget e assegni pił bassi: ecco tutti i dettagli e i requisiti
Anche se l’iniziativa resta confermata per il 2025, il budget stanziato è d'importo inferiore rispetto a quello dell'anno precedente.Vediamo cosa cambia
Carta Dedicata a Te è una misura sociale, che consiste in un contributo economico per nucleo familiare di importo complessivo pari a 500 euro, erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane S.p.A. per il tramite della società controllata Postepay.

Per il 2024 i beneficiari della misura in oggetto sono stati individuati, ai sensi dell’articolo 2 del D.I. 4 giugno 2024 (di seguito D.I.), nei cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:
  • iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • titolarità di una certificazione ISEE ordinario, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.


Le carte ad oggi assegnate sono state rese operative con l'accredito del contributo, erogato a partire dal mese di settembre 2024. Le somme, inoltre, devono essere interamente utilizzate entro e non oltre il 28 febbraio 2025 (art. 8, comma 1, del D.I.). Quindi, attenzione: in caso di credito ancora disponibile sulla carta, è necessario utilizzarlo prima di quella data per evitare che venga perso.

Il contributo – si rammenta - è destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità (indicati nell’allegato 1 del D.I.), con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e all’acquisto di carburanti, nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale (art. 3 del D.I.).
Tale contributo può essere speso presso gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari e, per i carburanti, presso le imprese autorizzate alla vendita, individuati con apposita convenzione sottoscritta dalla competente Direzione generale del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (artt. 10 e 11 del D.I.).


Ma questa iniziativa è confermata anche per il 2025?

Invero la legge di bilancio per il 2025 contiene diverse misure per il sostegno ai soggetti in condizioni di disagio economico e di indigenza, al fine di proseguire l’attuazione delle politiche di contrasto alla privazione economico-sociale. La legge prevede in particolare:
  • l'incremento di 50 milioni di euro annui della dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, di cui all’articolo 58 del D.L. n. 83 del 2012, istituito presso l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), mediante organizzazioni caritevoli;
  • l’incremento di 500 milioni di euro della dotazione del Fondo per l’acquisto dei beni di prima necessità istituito dal comma 450, art. 1, della L. n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023), destinato all'acquisto di beni alimentari da parte dei soggetti che presentano un ISEE non superiore a 15.000 euro.

Pertanto, anche se l’iniziativa resta confermata per il 2025, occorre rilevare - tuttavia - che il budget stanziato, d'importo inferiore rispetto a quello dell'anno precedente, potrebbe comportare l'erogazione di un assegno più basso di quello attualmente corrisposto, con la conseguenza che potrà accedere a questo sostegno un numero di famiglie inferiore rispetto agli anni precedenti.

Ai fini dell'assegnazione del sussidio, la priorità - si ricorda - spetta in prima battuta ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno minore, nato entro il 31 dicembre 2010.
Quindi, compatibilmente con la disponibilità delle carte, si prendono in considerazione i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno minore nato entro il 31 dicembre 2006 e, in via residuale, i nuclei familiari senza minori composti da non meno di tre componenti.
Si parte in ogni caso dai nuclei con indicatore ISEE più basso.

Allo stato la lista dei beneficiari idonei, già creata da ogni singolo comune, tiene conto dei seguenti criteri:

1. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2010, con i seguenti criteri di priorità:
  • indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
  • data di nascita dei tre componenti più giovani;
  • numero componenti della DSU (almeno tre persone).

2. Nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2006, con i seguenti criteri di priorità:
  • indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
  • data di nascita dei tre componenti più giovani;
  • numero componenti della DSU (almeno tre persone).

3. I restanti posti in graduatoria sono definiti in base alla numerosità dei componenti DSU (almeno 3 persone), con i seguenti criteri di priorità:
  • indicatore dell’ISEE ordinario crescente;
  • data di nascita dei tre componenti più giovani.

Non potranno usufruire della social card i beneficiari di indennità di disoccupazione (Naspi e Dis-Coll), cassa integrazione, mobilità e assegno di inclusione.

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