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Bonus edilizi 2024, superbonus, ecobonus, sisma bonus: cosa cambierà rispetto al 2023?

Fisco - -
Bonus edilizi 2024, superbonus, ecobonus, sisma bonus: cosa cambierà rispetto al 2023?
Tra conferme, modifiche ed eliminazioni, il quadro dei benefici fiscali sulle costruzioni subirà delle modifiche nel 2024. Parliamo di superbonus, ecobonus, sisma bonus, bonus mobili, casa, ristrutturazioni. Vediamo quali cambiamenti ci saranno rispetto al 2023
Con la fine del 2023 ci saranno cambiamenti in tema di bonus edilizi. Da un lato, ci saranno benefici fiscali che andranno incontro ad una riduzione della percentuale; dall’altro, alcuni termineranno la propria validità.


Innanzitutto, cerchiamo di fare chiarezza e vedere quali bonus sulle costruzioni saranno ancora in essere, senza variazioni, a far data dal primo gennaio 2024:
  • per l’ultimo anno, nel 2024, sarà mantenuto l’ecobonus su caldaie, infissi e pannelli solari. Tale agevolazione è stata confermata, senza modifiche, con detrazione fiscale pari al 50% e al 65%;
  • per tutto il prossimo anno, resta in piedi anche l’ecobonus lavori pesanti per la riqualificazione degli immobili e le parti comuni, con percentuali di vantaggio fiscale del 65%, 70% e 75%;
  • poi, sino a fine il 2024, rimarrà anche il sisma bonus. Per tale beneficio fiscale, sono state mantenute invariate le percentuali di agevolazione del 70%, 75%, 80% e 85%.


Per il prossimo anno, il sisma bonus acquisti manterrà le due percentuali del 75% e 85%. Inoltre, fino a tutto il 2024, il bonus sismico, insieme alla riqualificazione energetica, dà diritto a due percentuali di detrazione fiscale: l’80% e l’85%.


Ancora, per tutto il 2024, va avanti anche il bonus ristrutturazioni ordinario, nella misura del 50% di beneficio fiscale. Tale bonus sarà poi soggetto ad un abbassamento fino al 36% a far data da gennaio 2025.
Fino al 2024 spetta anche il bonus mobili, per cui è prevista una detrazione del 50%.
Confermato, poi, fino al 31 dicembre 2024 anche il bonus verde, il quale dà diritto ad un’agevolazione del 36%.


Inoltre, fino a tutto il 2025, resta in essere anche il bonus barriere architettoniche, il quale, per i lavori di adeguamento delle strutture alle persone disabili, offre il 75% di detrazione fiscale.


Peraltro, rispetto agli altri benefici sulle costruzioni, per favorire un veloce rientro delle spese sostenute per i lavori, è possibile utilizzare lo sconto in fattura o la cessione dei crediti.


Però, ci sono anche bonus che, sebbene mantenuti nel 2024, vanno incontro ad una riduzione della percentuale di detrazione:
  • su tutti, dal primo gennaio 2024, il superbonus, dopo una prima diminuzione nel 2023 (si è diviso tra 110% e 90%), subirà ancora un ulteriore abbassamento, andando a toccare il 70%, perdendo così il primato di bonus con la maggiore percentuale di vantaggio fiscale.
  • anche il superbonus condomini, nel 2024, è destinato a scendere al 70%.

Dunque, un’altra riduzione che segue quella che c’è stata già a partire dallo scorso primo gennaio 2023, quando questo bonus è sceso al 90%.
Peraltro, questa agevolazione è destinata ancora a ridursi nel 2025, quando la percentuale di detrazione scenderà al 65%.


Però si deve fare una precisazione sul superbonus condomini.
Nonostante la riduzione al 90%, per tutto il 2023, a determinate condizioni, i lavori hanno mantenuto il 110% di beneficio. Tale agevolazione è riconosciuta ai soggetti che hanno presentato delibera condominiale entro il 18 novembre 2022 e la Cilas (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus) entro il 31 dicembre 2022.
Invece, per il 110%, in relazione alle delibere di condominio adottate tra il 19 e il 24 novembre 2022, la Cilas doveva essere presentata entro il termine del 25 novembre 2023.


Infine, per le operazioni avvenute tra aprile e novembre 2023, entro il 30 novembre 2023, i contribuenti possono regolarizzare la propria posizione, presentando comunicazione all’Agenzia delle entrate di cessione del credito d’imposta o dello sconto in fattura con la remissione in bonis e pagando una sanzione di 250,00 euro.


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