(massima n. 1)
La lesione di un interesse legittimo può essere fonte di responsabilità aquiliana, e quindi dar luogo a risarcimento del danno ingiusto, a condizione che risulti danneggiato, per effetto dell'attività illegittima della P.A., l'interesse al bene della vita al quale il primo si correla, e che detto interesse risulti meritevole di tutela alla stregua del diritto positivo, ma, qualora rilevi un interesse cosiddetto pretensivo(quale è quello di un aspirante alla nomina per la copertura di un posto di pubblico impiego all'esito di una procedura selettiva, nella specie direttore generale USL), il quale assicura solo che il bene in vista del quale è accordato sarà negato o concesso nel rispetto di determinate regole e non garantisce il conseguimento del bene suddetto, ne consegue che una volta conclusosi il procedimento di scelta del candidato l'interesse pretensivo ha trovato integrale soddisfazione, non vi è più spazio per far valere posizioni giuridicamente garantite e deve escludersi l'esistenza di un pregiudizio risarcibile. (Nella specie, la S.C. ha cassato, decidendo sulla domanda, la sentenza di merito che, in ipotesi di annullamento della delibera di nomina a direttore generale USL e conseguente inoperatività del connesso contratto, aveva condannato la P.A. al risarcimento del danno riconoscendo l'esistenza di un diritto soggettivo a seguito della nomina).