(massima n. 1)
In tema di revoca della donazione per ingratitudine, la liceitą della condotta del convivente more uxorio donatario, che intraprenda una nuova relazione, non esime il giudice da una valutazione complessiva del suo comportamento onde apprezzare, per l'accertamento dell'ingiuria grave, le modalitą con cui tale nuova relazione sia stata portata alla luce, considerando altresģ le ulteriori condotte da cui possa desumersi un contegno irrispettoso verso il donante. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva ravvisato la grave ingiuria nel comportamento della donataria che, gią prima della donazione, aveva taciuto al convivente donante la nuova relazione e aveva troncato il rapporto pochi giorni dopo l'atto, invitandolo a trovare una nuova abitazione, per iniziare a convivere con il nuovo compagno, proprio nell'immobile a lei donato, a distanza di poco pił di un mese).