(massima n. 1)
Il rappresentante legale di un'associazione non riconosciuta non può andare esente, a fini fiscali, da responsabilità solidale con l'ente, semplicemente adducendo la mancata ingerenza nella concreta gestione del medesimo. Egli, infatti, è, ex lege (la rappresentanza fiscale dell'ente spetta, per definizione, al legale rappresentante ex art. 36 c.c.), il soggetto passivo di imposta, sicché, quand'anche non si sia ingerito nell'attività dell'ente, sebbene civilisticamente non risponda delle obbligazioni assunte da altri, stante il principio di autonomia del diritto tributario rispetto a quello civile, egli comunque resta condebitore verso il fisco, a meno che non dimostri di aver assolto agli adempimenti tributari.