(massima n. 1)
È punibile la minaccia condizionata, salvo che con essa l'autore intenda non già restringere la libertà psichica del minacciato, bensì prevenire un'azione illecita dello stesso, rappresentandogli tempestivamente quale reazione legittima determinerebbe il suo comportamento. (In applicazione del principio, la Corte ha annullato agli effetti civili la decisione di assoluzione dell'imputato che aveva ammonito l'insegnante della figlia con la frase "io ti conosco bene, se tocchi i bambini, ti uccido, sei morta").