(massima n. 1)
In tema di confisca facoltativa ai sensi dell'art. 240, comma primo, cod. pen., la motivazione del provvedimento non può essere basata sul solo rapporto di asservimento del bene rispetto al reato, ma deve anche riguardare la circostanza che il reo, secondo l'id quod plerumque accidit, reitererebbe l'attività punibile se restasse nel possesso di detto bene, in quanto la misura, per la sua natura cautelare, tende a prevenire la commissione di nuovi reati. (In applicazione del principio la Corte ha annullato il provvedimento di confisca per il reato di cui all'art. 279, comma 1, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 di un forno per la verniciatura di auto e di altre attrezzature, non motivato sul punto). (Annulla in parte con rinvio, TRIBUNALE NOLA, 11/02/2019)