(massima n. 2)
Ai fini della configurabilità del reato di percosse, la condotta di violenta manomissione dell'altrui persona richiede un contatto fisico tra l'agente e la vittima, ancorchè mediato dall'uso di un oggetto contundente. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto corretta la decisione di condanna dell'imputato per aver colpito la vittima con l'anta di una porta, aprendola volontariamente con violenza verso la stessa nella consapevolezza della sua presenza).