(massima n. 1)
In tema d'interpretazione di una clausola arbitrale, l'accertamento della volontā degli stipulanti in relazione al contenuto del negozio si traduce in un'indagine di fatto affidata in via esclusiva al giudice di merito. Ne consegue che detto accertamento č censurabile in sede di legittimitā solo ove la motivazione sia cosė inadeguata da non consentire la ricostruzione dell'"iter" logico seguito da quel giudice per giungere ad attribuire all'atto negoziale un determinato contenuto oppure nel caso di violazione di norme ermeneutiche. (Rigetta, CORTE D'APPELLO MILANO, 02/08/2018).