(massima n. 1)
La proposizione della domanda di risoluzione di un contratto ad esecuzione continuata o periodica — quale il contratto di affittanza agraria — non esonera il conduttore o l'affittuario dal regolare pagamento del corrispettivo nel corso del giudizio, con la conseguenza che, al fine di determinare la sussistenza e la gravità dell'inadempimento, il giudice non deve aver riguardo solo alla situazione esistente al momento dell'introduzione della lite, ma può trarre elementi di convincimento anche da successivi omessi pagamenti dei canoni maturati nel corso del giudizio stesso.