(massima n. 1)
            In  tema  di  indennità  di  espropriazione,  qualora  lo strumento  urbanistico  abbia  attribuito  vocazione edificatoria  al  suolo  su  cui  è  esercitata un'impresa agricola, la relativa liquidazione deve essere rapportata esclusivamente  al  valore  venale  del  bene  espropriato, sicché,  ferma  l'indennità  aggiuntiva  in  favore  del proprietario coltivatore diretto di cui all'art. 37, comma 9, del  D.P.R.  n.  327  del  2001,  resta  escluso  il  ristoro  per  la perdita  subita  a  causa  della  cessazione  o  riduzione dell'attività  d'impresa,  che  non  è  in  sé  mai  oggetto  del provvedimento ablatorio.