(massima n. 2)
Un criterio al quale viene fatto frequente riferimento, per stabilire se ci si trovi di fronte ad un diritto soggettivo oppure ad un interesse legittimo, č quello che si fonda sulla distinzione tra provvedimento "discrezionale" e provvedimento "vincolato", sostenendosi che mentre nel primo caso, nel quale l'Amministrazione possiede ampia libertā di apprezzamento, il privato non potrā che vantare un interesse legittimo, la cui cognizione č devoluta (in via generale) al G.A., nel secondo, nel quale il comportamento dell'Autoritā Amministrativa č completamente vincolato dalla legge, il privato risulta titolare di un diritto soggettivo perfetto, tutelabile innanzi al G.O.; tale criterio, pur non potendosi considerare tout court "erroneo", non puō ritenersi "esaustivo", in quanto se č pur vero che l'interesse legittimo si correla, di norma, all'esercizio di un potere discrezionale dell'Amministrazione, non č altrettanto vero che di fronte ad un provvedimento vincolato il privato vanti sempre diritti soggettivi, ben potendo sussistere posizioni di interesse legittimo in relazione a provvedimenti vincolati, a condizione che questi ultimi siano emanati in via primaria ed immediata per la cura degli interessi pubblici e non per la soddisfazione di aspettative dei privati.