(massima n. 1)
È configurabile il delitto tentato e non quello consumato di violenza privata (artt. 56 e 610 c.p.) allorché, pur sussistendo l'idoneità dell'azione a limitare la libertà del soggetto passivo, quest'ultimo non adotti la condotta che la violenza e la minaccia esercitate nei suoi confronti erano preordinate ad ottenere e, pertanto, l'evento non si verifichi.