(massima n. 1)
Per la configurabilitą del reato di estorsione non basta l'esercizio di una generica pressione alla persuasione o la formulazione di proposte esose o ingiustificate, ma occorre che l'agente si avvalga di modalitą coercitive tali da forzare la controparte a scelte in qualche modo obbligate, non essendole lasciata alcuna ragionevole alternativa fra il soggiacere alle altrui pretese o il subire, altrimenti, un pregiudizio diretto e immediato. (Nella specie, in applicazione di tali principi, la S.C. ha escluso che potesse qualificarsi come tentativo di estorsione la condotta del conduttore di un immobile il quale, a fronte di una richiesta di anticipata risoluzione del contratto di locazione da parte del proprietario, subordinava il proprio consenso al versamento di una somma a titolo di «buona uscita».