(massima n. 1)
Nell'adozione della custodia cautelare in carcere, per stabilire se le condizioni di salute della persona consentano le cure necessarie in stato di detenzione, occorre fare riferimento al suo stato clinico attuale, in rapporto alla terapia che può e dev'essere praticata anche in funzione preventiva di eventuali aggravamenti improvvisi, nei centri clinici carcerari e non a quella praticabile all'occorrenza tempestivamente in altra sede.