(massima n. 1)
In tema di correlazione fra contestazione e sentenza, non integra gli estremi del «fatto diverso» la circostanza che la persona offesa dal reato di diffamazione a mezzo stampa sia stata, nel decreto che dispone il giudizio, indicata in proprio, piuttosto che con riferimento alla carica pubblica rivestita. Č dunque abnorme, perché si colloca al di fuori dello schema legale delineato dal sistema, e pertanto ricorribile per cassazione, l'ordinanza con la quale il giudice, ai sensi del secondo comma dell'art. 521 c.p.p., disponga la restituzione degli atti al P.M. In motivazione, la corte ha chiarito che il fatto, inteso come episodio storicamente verificatosi rimaneva assolutamente certo ed immutato e che nessuna lesione o compressione aveva subito il diritto di difesa.