(massima n. 1)
In tema di diffamazione a mezzo stampa, ai fini della responsabilitā del giornalista che abbia pubblicato un esposto-denuncia presentato alla Procura della Repubblica con il quale si accusino alcuni magistrati del Pubblico Ministero di indagare allo scopo di screditare un personaggio politico occorre accertare se detto giornalista abbia assunto la prospettiva del terzo osservatore dei fatti, agendo per conto del pubblico dei suoi lettori, ovvero sia solo un dissimulato coautore della dichiarazione diffamatoria, che agisca contro il diffamato, posto che in quest'ultimo caso, in applicazione dell'art. 110 c.p., č configurabile a suo carico il concorso nel delitto di diffamazione per avere diffuso l'altrui testo diffamatorio, contribuendo in misura determinante alla consumazione del delitto in questione.