(massima n. 1)
Il decreto con il quale il giudice istruttore, a norma dell'art. 199 c.p.c., conferisce efficacia di titolo esecutivo all'accordo transattivo concluso tra le parti, con la collaborazione del consulente tecnico d'ufficio, in una controversia promossa per lo scioglimento di una comunione immobiliare, in quanto emesso fuori dell'ambito dell'art. 199 citato (secondo cui il giudice istruttore può attribuire efficacia esecutiva unicamente al processo verbale di conciliazione redatto dal consulente tecnico d'ufficio nelle controversie in materia di contabilità), non può considerarsi come una semplice attestazione dell'esistenza della transazione intervenuta tra le parti, ma ha il contenuto ed il carattere di un provvedimento decisorio abnorme suscettibile di ricorso per cassazione ex art. 3 della Costituzione, non essendo previsto dalla legge alcuno specifico mezzo di impugnazione.