(massima n. 1)
Nel procedimento d'impugnazione delle misure cautelari custodiali anche l'interesse diretto ad ottenere, dopo la cessazione della custodia, una pronuncia giudiziaria ai fini della riparazione per l'ingiusta detenzione deve essere connotato, ai sensi dell'art. 568, comma quarto, c.p.p., dalla concretezza ed attualitā; tale interesse, inoltre, essendo collegato ad un diritto di natura civilistica, deve essere espressamente o comunque inequivocabilmente manifestato e fatto valere, non potendosi sottrarre tale diritto alla ratio dell'onere della domanda ai sensi dell'art. 99 c.p.c.; ne consegue che č escluso un potere del giudice di procedere d'ufficio all'accertamento della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai soli effetti di cui all'art. 314 c.p.p.