(massima n. 1)
Ai fini del computo dei termini di custodia cautelare, quando debbasi far riferimento alla pena stabilita dalla legge per il reato ritenuto in sentenza, occorre fare applicazione dei criteri stabiliti dall'art. 278 c.p.p., per cui, in presenza di circostanze aggravanti ad effetto speciale, di esse va tenuto conto, a nulla rilevando che il giudice, nel riconoscere la sussistenza di circostanze attenuanti, abbia ritenuto queste ultime equivalenti o prevalenti rispetto alle prime.