(massima n. 2)
In tema di violazione alla legge degli stupefacenti, con riferimento a fatto commesso sotto la vigenza della L. 22 dicembre 1975 n. 685 ai fini della determinazione della pena utile per il calcolo della durata della custodia cautelare non può tenersi conto della circostanza aggravante del numero delle persone prevista come ordinaria della legge più favorevole sul punto tra quelle succedute nel tempo (art. 73 comma 6 D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309). Infatti il richiamo alla legge con riguardo alla pena contenuto nell'art. 278 c.p.p., non solo rimanda alla legge applicabile nel caso concreto, ma anche alle norme penali che definiscono i termini di applicazione della stessa e quindi la determinazione della pena, costituendo essi criteri selettivi e di qualificazione giuridica per la ricostruzione della fattispecie normativa da prendere in considerazione ai fini dell'applicazione della misura.