(massima n. 1)
In tema di azione di disconoscimento della paternità da parte del marito (art. 244, secondo comma, c.c.), la dichiarazione della madre di nascita del figlio, appresa dal marito in occasione di un suo ritorno, anche se temporaneo, nel luogo di nascita del figlio — ancorché tale dichiarazione venga effettuata in occasione del giudizio di separazione personale, al fine di ottenere dal marito un contributo per il mantenimento del figlio — integra quella notizia della nascita avuta al momento del ritorno nel luogo di nascita del disconoscendo, idonea a far decorrere il termine annuale per la proposizione dell'azione di disconoscimento, senza che tale momento possa essere spostato a quello successivo in cui il marito ottiene l'estratto dell'atto di nascita dal quale risulti a lui attribuita la paternità, in quanto la legge fa decorrere il termine dalla mera notizia, che è sufficiente ad onerare l'attore delle ulteriori indagini per accertare la sussistenza degli altri presupposti per l'esercizio dell'azione.