(massima n. 1)
In tema di azione revocatoria, condizione essenziale della tutela in favore del creditore è il pregiudizio alle ragioni dello stesso, per la cui configurabilità non è necessario che sussista già un danno concreto ed effettivo, essendo, invece, sufficiente un pericolo di danno derivante dall'atto di disposizione, il quale abbia comportato una modifica della situazione patrimoniale del debitore tale da rendere incerta l'esecuzione coattiva del debito o da comprometterne la fruttuosità. (Nella specie, la S.C., cassando con rinvio per motivazione insufficiente la sentenza impugnata, ha negato che potesse ravvisarsi tale condizione in un caso di domanda proposta dal coniuge che aveva solo chiesto, in sede di giudizio di separazione, senza però ottenere un corrispondente e definitivo provvedimento del tribunale, di divenire assegnatario della casa coniugale contro l'acquirente dell'immobile venduto dal coniuge, già titolare dello stesso, al fine di inibire all'acquirente di chiederne la consegna, non potendo, oltretutto, il consilium fraudis fondarsi esclusivamente sulla consapevolezza della derivazione del danno dal trattarsi di diritto all'abitazione della casa coniugale sorto con il matrimonio e la nascita di una figlia).