L'unica ipotesi in cui la richiesta di riconoscimento coinvolge il
Ministro della Giustizia è quando esso è previsto da
accordi internazionali. In tal caso la valutazione è demandata al Ministro che, ove ritenga sussistenti i presupposti e dare quindi
riconoscimento alla sentenza straniera a attribuirle altri effetti, trasmette gli atti al procuratore generale competente. Quest'ultimo promuove in seguito il riconoscimento, senza alcun potere di veto in merito.
La valutazione del Ministro si basa sull'accertamento delle
condizioni eventualmente poste dallo Stato estero per l'esecuzione della sentenza, ma tali condizioni non devono contrastare con i principi fondamentali dell'
ordinamento giuridico italiano.