Il termine deriva dal verbo solvere, che significa "sciogliere, liberare", e corrisponde all'opposto del termine obligatio ("avvincere, vincolare"). L'adempimento, quindi, scioglie il vincolo obbligatorio, anzi, è proprio il modo di estinzione tipico dell'obbligazione. La prestazione deve essere esattamente adempiuta e il creditore può rifiutare un adempimento parziale anche se la prestazione è divisibile, salvo che la legge o gli usi dispongano diversamente. Inoltre, per evitare la responsabilità contrattuale, il debitore deve usare, nell'adempimento dell'obbligazione, la diligenza del buon padre di famiglia. Anche nel diritto romano, la solutio era concepita come un rito uguale e contrario a quello che aveva ingenerato l'obbligazione. Tipica del periodo arcaico era la solutio per aes et libram: un rituale solenne che avveniva al cospetto di un pubblico pesatore munito di pesi e bilancia. Il debitore, pagato il suo debito, pronunciava la formula speciale con cui si dichiarava libero dal vincolo obbligatorio.