“ Forum ”

Il termine indicava per i Romani il luogo dove si esercitava il commercio, in cui si tenevano anche riunioni di carattere politico e giuridico. In seguito passò ad indicare il vero e proprio luogo della giurisdizione, in cui era eretto il tribunale del magistrato giudicante. Anche oggi il termine foro indica il "tribunale" per antonomasia. In senso stretto, con foro s'intende la competenza territoriale del giudice, ossia degli uffici giudiziari dislocati sul territorio dello Stato, in modo che ciascuno possa esercitare le proprie funzioni in una determinata sfera territoriale. In tal senso, il legislatore ha previsto alcuni criteri di collegamento, in base ai quali si individua un foro generale e fori speciali. Foro generale è quello del luogo in cui il convenuto ha la residenza o il domicilio o la dimora (o la sede, qualora ad essere convenuta sia una persona giuridica). I fori speciali, dinanzi ai quali una persona può essere convenuta solo per determinate controversie, sono numerosi e ne elenchiamo alcuni a titolo esemplificativo: il forum contractus, del luogo in cui è sorta l'obbligazione; il forum destinatae solutionis del luogo in cui deve eseguirsi l'obbligazione; il forum rei sitae, del luogo dove è posto l'immobile; il forum apertae successionis, dell'ultimo domicilio del defunto; il forum haereditatis, delle cause ereditarie.